PREMIO ULISSE – Gli stati generali dell’economia del mare preiano Napoli: il meeting a Gaeta

L’Economia Del Mare e lo Sviluppo Territoriale sono stati al centro del convegno organizzato dalla Confederazione Italiana dello Sviluppo Economico (CISE)  che ha visto intervenire il Presidenti dell’ASI di Napoli e della CISE, Giosy Romano, dell’ASI Caserta, Raffaela Pignetti, del Cosind, Salvatore Forte, dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale, Francesco di Majo, e del Prof. Ennio Forte, docente Pegaso.
L’evento, moderato dal consigliere Eurispes Angelo Caliendo e patrocinato dal Comune di Gaeta, ha avuto inizio con i saluti istituzionali del sindaco Cosmo Mitrano a cui ha fatto seguito una relazione introduttiva sulle zone franche economiche e speciali del segretario Generale dell’Advisory  Board della Federazione Mondiale Zone Franche ed Economiche Speciali, Maurizio d’Amico.
Nel corso dell’evento è stato assegnato il premio Ulisse a tre realtà imprenditoriali eccellenti delle zone industriali site nella Provincia di Napoli e per quest’anno sono state premiate le società Di Gennaro spa, Abete srl, CA Group srl.

Giosy Romano, presidente della CISE ha formulato una seria riflessione su come andrebbe disciplinato il sistema Mare ed ha affrontato il problema nevralgico delle competenze necessarie a disciplinare in modo consapevole e fattivo il settore: “si parte da un presupposto sbagliato e cioè che la creazione delle ZES riesca a risolvere il problema dello sviluppo economico di questo paese. Credo che invece bisogna procedere in maniera completamente diversa e cioè cercando di avere sempre delle soluzioni alternative a quella che può essere una mera proposta di legge. Ci vuole la norma ma ci vuole anche chi è in grado di applicarla. Non sempre una produzione normativa continua riesce a sortire effetti positivi. Basterebbe che chi è di turno chiamato ad applicare la norma lo facesse in modo convinto e in mera ottemperanza a quella norma e non già attraverso un’ interpretazione personale che determina le evidenti distorsioni del sistema”.
Nel convegno di Gaeta il Presidente Romano ha dato visibilità a quelli che sono gli scopi fondamentali della CISE: “la Confederazione pone sul tavolo le problematiche territoriali presenti e cerca soluzioni che possono essere affrontate seduta stante.  Per la Confederazione, è fondamentale il superamento dei confini territoriali e iniziare a ragionare in una logica sistemica. Creare, quindi, un sistema di sviluppo economico che prescinda da quel disegno territoriale di appartenenze ad una o all’altra provincia. Questo è uno dei principi che cerchiamo di superare in termini di sviluppo economico anche per quello che riguarda le aree portuali. Io credo che sia necessario fare un’autorità di sistema che sia sistema di logistica che parta dall’area portuale del Tirreno e arrivi a quella dell’Adriatico, passando per la logistica interna. C’è bisogno quindi di un sistema di sviluppo economico che accorci la filiera non che l’allunghi. Bisogna attraversare il paese, non circumnavigarlo. Si tratta di un sistema così semplice, forse troppo banale da essere preso in considerazione da chi di dovere fino ad ora”.
Infine invita le autorità competenti a coinvolgere i Presidenti dei Consorzi ASI del territorio nel momento in cui si creano norme che riguardano lo sviluppo del territorio di competenza: “è impensabile non tener presente gli attori protagonisti del territorio. La CISE cerca a questo punto di appropriarsi della volontà di realizzare delle infrastrutture, materiali ma soprattutto immateriali, in particolare quelle umane. Questo perché la nostra esigenza è quella di creare menti pensanti che funzionino anche a livello legislativo, poiché è impensabile che si ritrovi a scrivere una legge chi non è in grado di comprenderla. Le leggi vanno fatte da chi è capace di farle e farle applicare”.

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