PORTICI PER IL SOCIALE – Finalmente la nonnina senza fissa dimora che rifiutava le cure è stata portata in un centro di accoglienza di Nola: fondamentale l’intervento del sindaco Cuomo che le ha permesso di incontrare suo figlio e la nipotina

Portici – C’era chi si indignava, chi speculava politicamente e chi nel più totale disinteresse, voltava lo sguardo altrove. Ieri finalmente, grazie all’intervento dei servizi sociali e della polizia municipale, interpellati a riguardo dal sindaco Enzo Cuomo, la nonnina di nazionalità ungherese che per anni bivaccava nelle strade della Città della Reggia ha trovato la sua dignità e ha potuto incontrare suo figlio e la splendida nipotina.  “L’approccio a una problematica delicata e sensibile può avvenire in vari modi. C’è chi sceglie la facile via dell’odio sociale, fomentando insofferenza e intolleranza verso persone con evidenti situazioni di disagio e chi invece propende per soluzioni che garantiscano prima di tutto il rispetto della dignità umana e delle norme – ha detto il primo cittadino Cuomo – con gran sollievo abbiamo finalmente trovato una soluzione per la storia dell’anziana senzatetto che da anni viveva in condizioni estreme, lungo le strade di Portici. Un intervento altamente complesso e dal non semplice iter burocratico proprio a causa del rifiuto della donna di un qualsiasi intervento. “Con i Servizi Sociali e con la Polizia Municipale del nostro Comune – ha continuato il sindaco – con il Geriatra Antonio Colin, con il Direttore del Dipartimento di Salute Mentale dr. La Pia, con la dottoressa Annamaria Esposito ed il Direttore del Distretto Asl e con le altre preziose figure che hanno accolto prontamente la mia sollecitazione ad individuare soluzioni per risolvere la spinosa questione, abbiamo trovato la chiave per convincere quella donna a una sistemazione finalmente decorosa e sicura”.

Articolate ricerche hanno permesso di rintracciare una persona che poteva infonde sicurezza alla nonnina che da tempo rifiutava qualsiasi cura e intervento. Di pari passo i servizi sociali del comune di Portici hanno sottoposto l’anziana a delle visite e a degli esami specifici per valutare le sue condizioni psicofisiche, e per ultimo è stata sottoposta ad un tampone molecolare necessario per farla accedere presso una struttura di accoglienza. “Non sono state attività semplici, la Donna è di nazionalità’ ungherese, è priva di documenti, ha sempre rifiutato ogni forma di assistenza e di aiuto, ha rifiutato il rimpatrio in Ungheria.

Dopo laboriose e lunghe procedure abbiamo rintracciato un figlio, anch’egli di nazionalità ungherese che è alloggiato nella Città di Aversa.Non è stato necessario alcun intervento forzato proprio grazie alla professionalità degli esperti che hanno operato. Ieri il fatidico giorno in cui l’anziana ha incontrato suo figlio e la sua nipotina, fatti arrivare a Portici. Un momento toccante, ho visto sul volto di quella donna la luce di un affetto ritrovato, di una bimba che è riuscita più di ogni altra figura a convincerla ad abbandonare quel destino così duro”.

“L’anziana ha accettato di farsi accompagnare in una casa di cura di Nola dove le saranno garantite tutte le attenzioni necessarie e una vita certamente più sicura e dignitosa.

Come questa Donna sia giunta a Portici resta un mistero, una di quelle storie di disagio che quotidianamente vediamo lungo le strade delle nostre Città – ha concluso Cuomo – questa storia dimostra che la via dell’intolleranza non è mai efficace. Ma trovare un equilibrio fra sicurezza, regole e rispetto della dignità umana è un compito a cui un amministratore deve ispirarsi. A coloro che, anche in questa occasione, si sono esercitati nella loro squallida e vergognosa speculazione politica resta tutta la loro pochezza umana ed istituzionale”.

LE FOTOGRAFIE SONO TRATTE DALLA PAGINA FACEBOOK “PORTICIINFORMA”

 

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