Pomigliano: I cittadini denunciano l’interramento di rifiuti tossici a Masseria Castello. M5s: “ Bisogna indagare, potrebbero esserci rifiuti radioattivi”

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La battaglia del Movimento 5 Stelle di Pomigliano a difesa del territorio contro gli sversamenti di rifiuti tossici arriva in Parlamento, con un’interrogazione a firma Luigi Di Maio, il deputato pomiglianese del M5S e vicepresidente della Camera. L’interrogazione riguarda in particolare un’area della periferia cittadina, Masseria Castello, e chiede che si proceda a far luce sui presunti interramenti di materiale tossico avvenuti tra gli anni ’80 e ’90, come denunciato dagli abitanti della zona. Sono stati proprio i cittadini a contattare gli attivisti del Movimento per affidargli le loro preoccupanti segnalazioni.“In questi ultimi mesi ci sono arrivate diverse mail di cittadini della masseria che riferiscono di un continuo via vai di camion avvenuto in quella zona tra il 1984 e il 1990, che scaricavano non meglio precisati materiali. E di come, nelle ore successive, rimanesse nell’aria un forte odore che causava diversi disturbi come emicrania e nausea, bruciore alle vie respiratorie, arrossamento degli occhi – spiegano gli attivisti del M5S – Il dato preoccupante è che nella zona si è verificato un aumento delle patologie tiroidee, patologie che possono avere tra le proprie cause anche l’esposizione prolungata a sostanze radioattive: stiamo dicendo cioè che in quei terreni potrebbe essere stato interrato di tutto, persino scorie nucleari”. E la preoccupazione si fa ancora più forte se si considera che gran parte di quell’area all’epoca era di proprietà del clan camorristico Foria, a cui è stata confiscata solo nel 2000. “Ci auguriamo che questa seconda interrogazione possa stimolare chi ci amministra a fare tutti gli approfondimenti necessari, ad analizzare e monitorare l’area in questione, per fare finalmente chiarezza e rassicurare i cittadini della zona. Noi come Movimento 5 Stelle continueremo a fare pressione sulle istituzioni locali, a tenere alta l’attenzione, a denunciare”.

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