Politica. Rumors vogliono due grandi ritorni nei due non centro-sinistra per il dopo Marrone: Cuomo da un lato, Spedaliere dall’altro. Nel mezzo, Luisa Bossa. E i giovani?

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Chi credeva che la fallimentare e deludente esperienza Marrone potesse, in ogni caso, portare ad un rinnovamento, si sbagliava di grosso. Almeno secondo i primi rumors riguardanti la situazione politica di Portici: cittadina vesuviana chiamata al voto la prossima Primavera, a seguito della caduta dell’amministrazione retta dal sindaco-magistrato, capace 3 anni fa di estirpare il trono del feudo rosso al PD locale, per poi arrendersi allo scioglimento del consiglio comunale, dopo la sfiducia firmata da ben 13 consiglieri lo scorso 4 Luglio. Ultimo step di un percorso caratterizzato da continui passaggi all’opposizione e mal di pancia all’interno dell’ex maggioranza, destinato a concludersi con circa un anno di commissariamento prima della tornata elettorale.

Nuove elezioni a Portici, ma i nomi per la candidatura a sindaco, oltre ad essere infiniti, son sempre gli stessi. E mentre prende sempre più piede il “gioco” del “toto-sindaco”; in città non si parla che del ritorno di Enzo Cuomo, già per 9 anni primo cittadino del comune del Granatello, ed oggi Senatore della Repubblica. Il nome del parlamentare sembrerebbe infatti quello in grado sia di superare, all’interno del Partito Democratico, la competizione per la poltrona più ambita di Palazzo Campitelli; sia di vincere le elezioni al primo turno. Il ritorno del Senatore, al momento, sembra però alquanto difficile anche se non impossibile, alla luce di un Referendum che potrebbe portare alla cancellazione/trasformazione del Senato.

La soluzione che al momento appare più plausibile è quella che vede Salvatore Iacomino (SeL) a capo del vecchio centrosinistra con PD, Verdi, Il Cittadino e il destrorso Farroni uniti, dopo i forti dissidi e contasti degli ultimi anni, in una coalizione destinata ad allargarsi anche ad altre liste civiche. Giovanni Iacone, vero e proprio leader in consiglio comunale di una opposizione incalzante su ogni atto, avrebbe dato il suo placet all’operazione, in cambio di un posto in Giunta da Assessore al Bilancio. Si riducono così, dunque, sempre più le chances di primarie e le speranze di indossare la fascia tricolore sia per gli ex consiglieri Borrelli, Teodonno e Minichino; sia per il giovane segretario Amedeo Cortese, delfino di Cuomo, dimostratosi incapace, più volte, di tenere unito il partito (come durante le scorse elezioni regionali); che per il figliol prodigo Fernando Farroni, indiziato in un primo momento ad essere leader di un percorso composto da tutte le forze “giovani” della città.

Tutto ancora da stabilire anche sul versante opposto dell’altro (non)centro-sinistra cittadino. L’ex maggioranza di Nicola Marrone appare ancora segnata dai dissidi che hanno portato allo scioglimento anticipato del consiglio, e molto probabilmente non riuscirà a trovare la sintesi in un solo candidato. E così si parla di un altro grande clamoroso ritorno che vedrebbe protagonista un altro ex sindaco, Leopoldo Spedaliere, l’unico forse in grado per carisma e mediaticità di mettere in difficoltà i democratici e di guidare una super-coalzione allargata anche al centrodestra cittadino con Vincenzo Ciotola e, addirittura, l’ex consigliere regionale Carlo Aveta. Difficile il ritorno di “Re Poldo” che certamente, però, come ad ogni elezione amministrativa, è attivo per decidere chi potrebbe mettere in difficoltà il suo PD. E spunta così l’ipotesi di un altro volo noto: quello di Luisa Bossa, già sindaco della vicina Ercolano, la cui candidatura potrebbe addirittura minare la stabilità del Partito Democratico porticese.

Fantapolitica per il momento, data la complessità della situazione politica del comune vesuviano che riserverà continui colpi di scena da qui fino alle elezioni della prossima primavera. L’unica certezza è che, sino ad ora, manca la figura di un/una giovane in grado di portare avanti un vero e proprio Rinnovamento.

 

Dario Striano

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