Napoli risulta “aperta su omosessuali e no sull’Aids”. Dall’analisi sui commenti social, il 23% considera sieropositivo un insulto

Molto aperta su temi quali l’omosessualità o le differenze religiose, Napoli si riscopre poco incline ad accettare e comprendere le difficoltà di quanti sono affetti da Hiv. Una componente discriminatoria che trova sfogo soprattutto on-line. E’ la fotografia che emerge da un’analisi condotta da Voices from the Blogs, start up dell’Università di Milano specializzata nell’analisi delle conversazioni online.
Lo studio, presentato in occasione del lancio dell’iniziativa #HIVnoPregiudizio, ha preso in esame oltre 30mila post pubblicati su Twitter fra gennaio 2017 e marzo 2018: circa il 40% dei commenti in cui si parla di Hiv e Aids sono denigratori e dispregiativi. In moltissimi commenti “sieropositivo” diventa un insulto. Dallo studio emerge che a Napoli sul totale dei contenuti generati su Twitter a tema HIV la percentuale che denota uno stigma o pregiudizio è del 23%, più alta di 10 punti rispetto al 13% della media nazionale e leggermente più elevata di Roma e Milano.

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