Maradona: Napoli es mi casa, mostra al Museo Filangieri

 

Sarà ospitata al Museo Filangieri di Napoli la mostra “Sinfonia di una felicità: Napoli es mi casa”, un’esposizione temporanea che, grazie a un’intesa tra il direttore del museo Paolo Jorio, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, l’assessore alla Cultura e al Turismo del Comune Eleonora de Majo e l’assessore allo Sport, Ciro Borriello, testimonierà quanto accaduto a Napoli, alla notizia della scomparsa di Diego Maradona.

Un affetto infinito manifestato in modo spontaneo da migliaia e migliaia di tifosi partenopei, e non solo, che hanno lasciato sciarpe, striscioni, cartelloni, bandiere, palloni, fiori, magliette, lumini, ricordi e lettere, tante lettere in vari luoghi rappresentativi della città e, in particolare davanti alla curva B dello stadio che, da pochi giorni, la Giunta Comunale di Napoli all’unanimità ha dedicato a Diego Armando Maradona.

È stata una processione spontanea, che di giorno in giorno è andata aumentando, e che non tende a smettere, con cui i napoletani hanno voluto rendere omaggio non solo al più grande calciatore del mondo che ha indossato la maglia del Napoli, ma anche a colui che ha reso felice una  Città intera e la sua gente.

Una vera manifestazione d’affetto, molto composta dove ogni oggetto o cimelio lasciato sui cancelli dello stadio o davanti ai murales, rappresenta la passione di ciascuno, ma racconta anche ogni piccolo grande personale momento di vita, di gioia, e di condivisione, l’essersi sentiti parte integrante di una storia meravigliosa e vincente. Non saranno, però, solo parte delle migliaia di cimeli dei tifosi raccolti dal Comune all’indomani della scomparsa di Diego, a far parte della mostra, ma anche immagini, foto, audio, suggestioni che aiuteranno a comporre un viaggio in una storia emozionante con tutto ciò che ha contribuito a creare e a donare a Napoli e agli appassionati di tutto il mondo una vera e propria Sinfonia della felicità.

Maradona era felice con il pallone e ha reso felice, con quel pallone, Napoli e i Napoletani, sentendosi uno di loro, tanto da fargli esclamare, subito dopo la conquista del primo scudetto, «Napoli es mi casa».

«Diego Armando Maradona continuerà ad essere immortale anche attraverso le tante iniziative che abbiamo già varato e che stiamo organizzando. Questa di “Napoli es mi casa” sarà la lunga carezza che il popolo di Napoli sta riservando al suo immenso campione. Diego, un genio inarrivabile, Diego nostro cittadino, Diego che ci ha regalato grandi gioie tanti sorrisi ed anche molte lacrime avrà anche questo omaggio perché “ Napoli serà siempre su casa» afferma il sindaco di Napoli Luigi de Magistris.

«La potenza globale della figura di Diego, il commuovente rapporto con la città, la venerazione laica che ha attraversato il mondo intero, il riconoscimento di una comunità planetaria che lo ha amato senza se e senza ma, ci ha travolto e ci ha condotto in pochi giorni a fare, nonostante questo periodo così difficile, tutto il possibile per celebrare Il nostro DioS con iniziative che però siano permanenti. Da qui l’intitolazione dello stadio nei giorni scorsi e l’organizzazione di questa mostra ora. Il desiderio che ci muove è essere all’altezza di questa enorme responsabilità e lavorare durante questi mesi per consacrare definitivamente la nostra città, Napoli, la città di Maradona» dichiarano gli assessori de Majo e Borriello.

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