“MAKE PORTICI GREAT AGAIN”: Dopo 10 mesi di campagna elettorale velenosa il Senatore Cuomo torna sindaco della città del Granatello. Asfaltati i suoi avversari

Varca la soglia del Partito il Senatore Cuomo. Sono le 2 del mattino. Lo spoglio dei voti è da poco cominciato, ma il parlamentare già può festeggiare l’elezione, la nuova dopo quelle del 2004 e del 2009, a sindaco della città del Granatello, dati i risultati netti che sopraggiungono dai primi seggi.

Le prime telefonate dei rappresentanti di lista vogliono il Senatore intorno al 70% di preferenze e in netto vantaggio rispetto ai candidati Salvatore Iacomino, leader di Sinistra Italiana, e Giovanni Erra, a capo del Movimento 5 Stelle. Enzo Cuomo si commuove tra l’abbraccio dei suoi compagni di Partito. Spunta una lacrima sul suo viso. Gli occhi sono lucidi, la voce è emozionata. Una scena inusuale per chi ha avuto a che fare con il temperamento del Sindaco. Stringe la mano ai suoi candidati. Dispensa sorrisi e baci ai suoi supporters prima di concedersi alla Stampa per il suo primo discorso da primo cittadino della città del Granatello. Non c’è ancora l’ufficialità, che arriverà soltanto alle 12 di lunedì 12 Giugno dopo lo scrutinio del 63ima sezione, ma il risultato schiacciante sui seggi di Bernini e Via De Lauzieres lo incorona già sindaco: “Avevamo fatto una strategia: quella di raccontare alla gente quali erano le proposte e le soluzioni. Noi un programma lo abbiamo scritto o fatto. Mi spiace che nessuno abbia notato che le altre coalizioni non lo avevano nè scritto o fatto. Andare contro di me era l’unica cosa che li univa e mi dispiace che abbiamo visto scene abbastanza sconce. Andavano a braccetto, prima del risultato del primo turno, come se avessero già fatto parte di un’unica coalizione… Portici riparte da questo risultato. Da queste competenze e intelligente. Mettiamo una pietra sopra, o forse un bel tappetino d’asfalto che a volte è meglio della pietra perchè riesce a far camminare meglio le città e far andare più spediti i cittadini. Mi piace ringraziare i dipendenti comunali che sono stati intimiditi e intimoriti con modi prepotenti e arroganti di chi si recava in massa al comune per chiedere cose contro la legge”.

Le parole dure del Senatore arrivano dopo 11 mesi di una campagna elettorale lunga e velenosa. Una campagna elettorale cominciata lo scorso 5 Luglio con il commissariamento del comune di Portici a seguito dello scioglimento del consiglio comunale, dopo le dimissioni di 13 consiglieri che hanno posto fine all’amministrazione retta dal sindaco magistrato Nicola Marrone: lo scissionista al PD che aveva letteralmente asfaltato il candidato sindaco democratico Giovanni Iacone durante le amministrative del 2013. A luglio 2016 in pochi pensavano di poter vedere di nuovo il Senatore tornare ad occupare la poltrona più ambita di palazzo Campitelli. A fine Gennaio 2017 l’annuncio della nuova candidatura che ha obbligato Sel e Verdi ad allearsi nuovamente all’ex maggioranza, abbandonata un anno prima in consiglio comunale.

La candidatura di Salvatore Iacomino, e la riconferma del grillino Giovanni Erra, già candidato a sindaco, con esito negativo, per il Movimento, nel 2013, hanno rafforzato quella del Senatore che ha finito per imbarcare nelle sue liste la maggior parte degli attori dell’ex CentroDestra cittadino e degli ex rivali democratici.

A nulla sono servite le operazioni DemA ed MDP; il ritorno romantico in campo dell’ex sindaco Leopoldo Spedaliere; le piazze riempite dai grillini e le manifestazioni e le interrogazioni parlamentari contro gli atti sospetti del Commissario prefettizio Roberto Esposito, accusato più volte di esser stato “La longa manus” di Cuomo per quanto riguarda le questioni “piscina comunale”, “Villa Fernandes”, “Delocalizzazione”, “Ciro a Mare” e “Villa Mascolo”. A nulla son servite neppure le accuse sul doppio incarico, il Senatore, che ora, stando alle sue promesse, dovrebbe immediatamente procedere alle dimissioni da parlamentare, ha vinto contro tutti superando il 65% sul dato del sindaco. Contro chi all’interno del CentroSinistra ha sempre deciso il sindaco, pronto per rinnovare la nuova classe dirigente porticese, come dimostra la composizione del prossimo consiglio comunale.

Ad occupare, in maggioranza (bulgara), i seggi dell’assise consiliare, in attesa della Giunta (di cui quasi sicuramente farà parte il deus ex machina di RDA, Fernando Farroni) e di qualche probabile ripescaggio, i democratici Davide Borrelli (consigliere più votato), Florinda Verde, Antonio Bibiano, Maurizio Minichino, Melania Capasso, Claudio Teodonno ed Enzo Ruffino; Mario Scognamiglio, Claudio Perasole ed Enrico Grandi di RDA; Ciro De Martino e Roberto Arpaia di “Per Cuomo sindaco”; Antonio Emiliano Calise di Insieme; Alessandro Fimiani di Democratici Popolari; Luca Manzo de il Cittadino; Bruno Provitera di Campania Libera, Luigi Scognamiglio di Portici Libera e Raffaele Di Bartolomeo per il PSI. Ad occupare gli scranni dell’opposizione i candidati sindaco Iacomino ed Erra, il grillino Alessandro Caramiello, Mauro Mazzone di Articolo Uno, Franco Santomartino de i Verdi e Aniello Pignalosa di DemA.

Dario Striano

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