Lungomare, a breve verranno riaperte le spiagge. Ma tra ricorsi, “ditte coinvolte in inchieste”, e fondi da rendicontare, adesso cosa succede?

img-20150624-wa0009Lungomare si. Lungomare no. Lungomare forse. Lungomare mai.” Ancora in bilico la situazione riguardante la riqualificazione del Lungomare di Portici. La palla ora “passa” in un certo qual senso al Consiglio di Stato, la cui adunanza plenaria, secondo quanto dichiarato da Nicola Marrone, potrebbe condizionare la vicenda.

Dopo lo stop ai cantieri, ordinato dal sindaco lo scorso mese di maggio, e i due procedimenti di autotutela con cui l’amministrazione comunale ha revocato l’appalto alla Nuova Tirrenia Costruzioni, ditta incaricata di eseguire i lavori, si complica sempre più la riuscita dell’opera, i cui fondi europei, intercettati grazie all’Accelerazione di Spesa, dovranno essere rendicontati entro Dicembre 2015.

Il tutto a seguito del ricorso presentato dalla Romano Costruzioni, seconda classificata al bando di gara per la riqualificazione del waterfront, contro la ditta prima classificata, mancante dei requisiti Soa, necessari per i lavori di evidenza pubblica superiori ai 150 mila euro; e a seguito di quelli che il Consorzio Cooperative Costruzioni di Bologna ha mosso contro le già citate due aziende, “colpevoli” di non essere in possesso degli oneri di sicurezza: requisiti necessari dallo scorso 20 Marzo (data posteriore alla gara d’appalto per il restyling del lungomare porticese), come predisposto dall’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato.

Adunanza Plenaria che, ancora una volta, potrebbe essere decisiva per l’assegnazione dei cantieri, perché chiamata a decidere dall’ordinanza di remissione della Quarta Sezione del Consiglio di Stato dello scorso 3 Giugno, se applicare l’esclusione di quelle ditte mancanti degli oneri di sicurezza che hanno partecipato alle gare di appalto precedenti però alla decisione di Marzo 2015.

A breve verrà riattivata la commissione di gara che, però, attenderà la pronuncia del consiglio di Stato che potrebbe, dunque, rimettere in gioco la seconda classificata, l’azienda Romano Costruzioni; oppure escludere definitivamente questa e consegnare, di fatto, i lavori alla Consorzio Cooperative Costruzioni.

A complicare, ancora, ulteriormente la vicenda è  la notizia riguardante quest’ultima ditta che, secondo quanto denunciato dal Partito Democratico locale durante la Commissione Trasparenza del 1 Luglio, “dovrebbe essere la stessa coinvolta nell’accusa di turbativa d’asta che ha messo sotto scacco molti tra politici ed ex amministratori della città di Ercolano e riguardante i lavori per la Caserma dei Carabinieri della città degli Scavi”.

Il primo cittadino Nicola Marrone ha dichiarato di volersi accertare su quanto dichiarato dall’opposizione prima di prendere i dovuti provvedimenti, e, in attesa che ricomincino i lavori, previsti ormai per Settembre, si è impegnato ad eliminare i cancelli a protezione del lungomare, e a re-installare docce e fontane per poter dare ai cittadini porticesi l’opportunità di godersi l’Estate in città con la massima dignità.

pd porticiÈ POLEMICA TRA PD E NICOLA MARRONE. Botta e risposta tra maggioranza e opposizione sullo stop ai cantieri del waterfront.In un evento pubblico, tenutosi al Granatello, ieri pomeriggio, il Pd ha attaccato il sindaco di Portici, Nicola Marrone: “Non c’è possibilità che questa opera abbia futuro. – ha detto il capogruppo dei democrat Raffaele Borrelli – Ancora una volta non si riesce a completare un’operazione, iniziata con la precedente amministrazione, cavallo di battaglia di Nicola Marrone e della sua coalizione. I tempi non potranno essere rispettati: entro il 31 Dicembre i cantieri non riusciranno ad essere ultimati e i suoi fondi rendicontati. Come è possibile che una commissione di gara non si sia accorta della mancanza dei requisiti?! A pagare le spese di questi errori saranno, ahimè, soltanto i cittadini: ad oggi, a distanza di oltre un mese, i cantieri sono chiusi e dovranno essere rendicontate le operazioni di pulizia fatte dalla ditta Nuova Tirrenia, prima della revoca del bando di gara all’azienda risultata prima classificata per la riqualificazione del waterfront.”

Il consigliere Iacone ha poi sottolineato tutte le “scellerate decisioni di questa amministrazione“: dalla vicenda Villa d’Elboeuf a quella del Museo del Mare. Dalla possibile perdita dei fondi PIUEuropa alla questione riguardante proprio il Lungomare: “i cui lavori dovevano essere finanziati dalla Regione, – ha detto il consigliere – grazie un canale privilegiato, e non con l’Accelerazione della spesa che ha, di fatto, spezzato le gambe definitivamente al sindaco“.
Anche il Senatore Cuomo, ribadendo quanto denunciato da Iacone, ha voluto sottolineare le “gravi responsabilitá politiche della coalizione marroniana nell’aver voluto intercettare i fondi tramite accelerazione di spesa“.
Sindaco Marrone e assessoreZampinoIl sindaco Nicola Marrone, in una conferenza stampa, tenutasi in mattinata, aveva, invece, parlato “di una possibilità di ultimare i lavori nel 2016, intercettando i fondi della prossima programmazione europea“, ed in particolare ha sottolineato “la possibilità che l’azienda, che sarà chiamata a completare l’opera, accetti di comprimere l’operazione in tempi più brevi, poichè non sarebbero previsti scavi particolari per il restyling della passeggiata a mare“: “Salvaguarderemo il waterfront dalle mareggiate – ha rilanciato il sindaco-magistrato – con delle scogliere, anche con fondi comunali. Poi valuteremo anche di chi sono le responsabilità sulla mancata vigilanza dei requisiti necessari per il banda di gara. Oggi però la nostra preoccupazione è sulla buona riuscita di questo progetto: vero volano di sviluppo di questa città“.
Dario Striano

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