L’ORTO IN NERO – Il 1° Concorso Letterario Nazionale per racconti noir, evento di lancio Sabato 19 maggio

Parte quest’anno, ne “L’Orto Conviviale” di Sant’Anastasia e grazie ad un’idea dello scrittore Gianluca Di Matola, la prima edizione del concorso letterario “L’Orto in nero”, rivolto a tutti coloro che – appassionati alla scrittura o alla lettura – vogliano cimentarsi nel racconto breve, genere noir. Il tema scelto come oggetto del concorso è la devastazione ambientale: figlia di un sistema di sviluppo predatorio, moltiplica le Terre dei Fuochi su tutto il territorio nazionale (e molto oltre) generando malattie e morte. A difesa delle nostre terre si schierano donne e uomini accomunati dall’amore e dal coraggio, attivisti per necessità, pieni di passione civile per vocazione.

Nel corso dell’evento, per rimarcare la profonda simbiosi che insiste tra campagna e cultura, verrà inaugurata la Little Free Library dell’Orto, la piccola biblioteca gratuita per il book crossing (scambio di libri), che al motto di “Prendi un libro, lascia un libro, cambia il mondo” diventerà un ulteriore punto di aggregazione. Adatta a grandi e piccini, sarà a disposizione ogni mercoledì e sabato in occasione delle aperture settimanali dell’Orto.

Di cultura, libri, Terre dei Fuochi e campagna si parlerà con:

  • Vincenzo Tosti, Rete di Cittadinanza e Comunità – la più grande federazione associativa in Terra dei Fuochi
  • Raniero Madonna, Stop Biocidio – l’avanguardia ambientalista campana
  • Gianluca Di Matola, scrittore
  • Maria Carmela Polisi, libraia di Mio nonno è Michelangelo
  • Marianna De Stefano, ideatrice della Little Free Library di Saviano (NA)
  • Vittorio Terracciano, della rivista meridionalista “Quaderni del Sud”

 

Nel corso della serata e attraverso l’acquisto di gadget, sarà possibile contribuire al “Progetto Veritas”, il grande progetto scientifico indipendente che, grazie a test tossicologici effettuati su persone affette da gravi patologie in Terra dei Fuochi, mira a mapparne il sangue per verificare la presenza di agenti inquinanti.

 

“L’Orto in nero” è, perciò, una freccia all’arco dei cittadini in un contesto sociale che ha sempre più bisogno di cultura e di “aperta campagna”, sia in termini personali che collettivi: la narrazione della Terra dei Fuochi appartiene alla gente, mai alle istituzioni.

Con “L’Orto in nero” riscriviamo la nostra storia, difendiamo la nostra terra, ripopoliamo le nostre campagne.

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