L’ARTE CCONTEMPORANEA COME IMPRONTA CIVILE – Martedì 15 settembre nell’Ex Lanificio, oggi Luigi Solito Galleria Contemporanea è di scena Ryan Mendoza con ALMOST HOME

“Di chi è questa casa? Di chi è la notte che tiene fuori la luce qui? Dimmi, chi possiede questa casa? Non è mio. Ne sognavo un altro, più dolce, più luminoso, con la vista di laghi attraversati in barche dipinte; di campi larghi come braccia aperte per me. Questa casa è strana. Le sue ombre giacciono. Dimmi, dimmi, perché il suo lucchetto si adatta alla mia chiave?”

Toni Morrison, “A casa” “Quante volte mi sono sdraiato sotto la pioggia su uno strano tetto, pensando a casa.” William C. Faulkner

Il dualismo filosofico di Heidegger “Ich Bin: io sono, io abito” spiega la pulsione antropologica dell’uomo nel ricercare un proprio luogo di appartenenza; uno spazio che non corrisponde essenzialmente al modulo abitativo per antonomasia, ma alla costruzione di una sfera personale dell’abitare che muta ininterrottamente.

La carriera di Ryan Mendoza sembra seguire questo istinto sin dagli esordi; da quando, circa trenta anni fa, si allontana dalla natia New York per cercare, da Napoli a Berlino, un mondo più confacente fatto di caos, pittura e scultura. Il suo concetto di metabolizzazione dello spazio passa da una pratica di demolizione a una di riedificazione che ne muta drasticamente i significanti; case altrui, spesso sontuosamente decorate, o vecchi studi, diventano essi stessi abitanti della sua stessa opera e protrusioni del suo vissuto liberamente traslati sulla tela per mezzo di cromie terrose, scritte, dripping e figure umane che ne interrompono bruscamente le prospettive. Un lavoro che parte da lontano e che celebra la casa come paradigma del proprio essere: metafora del nucleo familiare, origine delle complesse derive della personalità dell’uomo, punto di partenza dal quale si fugge alla ricerca di un affrancamento ma anche spesso punto di ritorno quando bisognosi di riappropriarsi delle proprie origini.

A Napoli, nel cortile di Palazzo Reale e grazie al supporto della Fondazione Morra Greco, presenta il suo lavoro più massivo, la ricostruzione della casa di Rosa Parks 8nella foto sopra con Ryan Mendoza) ; il luogo dove l’attivista americana visse a Detroit da rifugiata – acquistata dallo stesso artista prima della sua demolizione – smontata e ricostruita quale simbolo contemporaneo contro la segregazione razziale e definita da Mendoza: “un dipinto tridimensionale, il cui significato è generato in parte dall’atto di spostamento”.

Il progetto installativo esterno trova anche un suo compendio “privato” e pittorico nella mostra site specific “Almost Home” concepita per la nuova sede della Luigi Solito Galleria Contemporanea (il nuovo progetto dell’eclettico gallerista napoletano, nella foto sopra) ubicata presso l’ex Lanificio; location fino adesso abbandonata e dalle caratteristiche architettoniche interne di memoria industriale. Con il supporto della Fondazione Morra Greco, Spazio Cabinet di Milano e a cura di Maria Chiara Valacchi, Mendoza presenta per la prima volta un importante gruppo di dipinti modulati a parete su altrettante quinte di carte da parati vintage – recuperate tutte nel territorio napoletano – arrivando a concepire un ambiente dal sapore domestico di chiara matrice partenopea. La carta da parati diventa il simbolo di un nuovo involucro, una pelle che si stratifica
cambiando i connotati di una superficie, nel suo insito paradosso dell’essere uno strumento di personalizzazione ambientale ma, nello stesso tempo, prodotto industriale, massificato, dall’inevitabile serialità estetica.

Ryan Mendoza compie la ricostruzione di un paesaggio privato in un luogo che rifugge dai parametri confortevoli di una casa. Una frizione tra interni e soggetti pittorici che, catturati in attimi intimi e con sguardi voyeuristici, restituiscono allo spettatore istanti di cruda vita comune; lavori dalla forte matrice figurativa che descrivono scene di un’America ormai lontana, ma che riaffiora nei simboli culinari, nelle cromie stridenti e nell’esaltazione di super eroi di una società edonistica e contraddittoria.

Accompagna il doppio progetto espositivo di Mendoza il catalogo monografico pubblicato da iemme edizioni (Napoli, 2020). Il progetto editoriale sarà presentato a Palazzo Reale in occasione della mostra.
Mendoza: ISBN 9788899928742 – formato 31 x 31 cm – 228 pagine – cartonato.

 

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