L’AFFARE GRANATELLO – Slitta al 17 luglio l’udienza che vede accusato l’ex assessore Frosina di concussione

frosina

Rinviata al 17 Luglio l’udienza preliminare che vede coinvolto l’ex Assessore ai Lavori pubblici del Comune di Portici, Rosario Frosina, accusato di concussione e di aver abusato del suo ruolo politico, minacciando una società nella gestione di un locale, sito nel Porto del Granatello. A metà Luglio il giudice sarà chiamato a sciogliere la riserva sulla richiesta di messa agli atti di nuovi elementi: tra cui alcune registrazioni tra presenti. Nell’aula 716 del Tribunale di Napoli l’ex responsabile all’Urbanistica della Giunta Cuomo era atteso dinanzi al giudice “per chiarire meglio la sua posizione”, come da lui richiesto in sede d’apertura dell’udienza preliminare, svoltasi lo scorso 6 Maggio. La parte offesa, però, rappresentata dai legali Giuseppe Ferrara e Michele Iannone, ha chiesto al gup la messa agli atti di ulteriori elementi: presenti, tra l’altro, nel procedimento, stralciato “dall’indagine madre”, che vede indagati, sempre per concussione, l’ex consigliere comunale Ciro Nocerino, e l’ex Assessore al Patrimonio di Portici, Pietro Iodici. Lo stesso procedimento per cui il gip Russo, accettando l’opposizione della parte offesa alla richiesta di archiviazione da parte del pm Arlomede, ha richiesto l’imputazione coatta, e dunque la richiesta di rinvio a giudizio, entro dieci giorni, per i due ex politici. I fatti risalgono all’Estate 2010, quando, secondo l’accusa, Frosina, Iodici e Nocerino avrebbero avvicinato due imprenditori per accordarsi riguardo la concessione di una piattaforma per un prezzo oscillante intorno ai 200 mila euro. Una volta sorti problemi relativi alla consegna e all’apertura dell’esercizio, però, i tre avrebbero minacciato i due giovani, utilizzando gli uffici pubblici comunali, per eseguire una serie di controlli al locale. Non solo pretese economiche e pressioni, rese credibili dal ruolo politico degli imputati, sempre secondo l’accusa, gli ex politici avrebbero addirittura imposto la presenza del figlio dello stesso Frosina nella società. In attesa di nuovi sviluppi, il Comune di Portici, rappresentato dall’avvocato Maurizio Lo Iacono, ha scelto di costituirsi parte civile nel procedimento. Il Partito Democratico locale, invece, dopo aver ritenuto opportuno “chiarire che si sta parlando di indagini preliminari che necessitano del massimo rispetto”, si è detto “rispettoso delle scelte che verranno adottate dagli organi inquirenti ,confidando che le persone coinvolte sapranno dimostrare l’estraneità ai fatti ad oggi contestati”. Rosario Frosina, membro della segreteria del PD porticese, risulta anche indagato in un’inchiesta che vede coinvolti 23 tra imprenditori, politici e dipendenti comunali per associazione a delinquere finalizzata alla turbativa d’asta. L’accusa è di aver truccato e di essersi poi aggiudicati  gare di evidenza pubblica per un totale di 22 milioni di euro.

Dario Striano

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