LA SCONFITTA DELLA POLITICA (E DELLO STATO) – Beghe interne ai partiti tra maggioranza e opposizione e ad Ercolano non viene istituito il fondamentale Osservatorio per la legalità

Ercolano – Due versioni di una realtà che la maggioranza esprime in un modo e la minoranza in consiglio comunale in un altro. Sta di fatto che Ercolano, la città che ha fatto della lotta alla camorra e dell’antiracket il suo cavallo di battaglia, l’Osservatorio anticamorra non è stato istituito. LA VERSIONE DELL’OPPOSIZIONE: Il consiglio comunale si apprestava a votare l’istituzione dell’Osservatorio per la legalità, progetto ideato e portato avanti per due anni dal consigliere Piero Sabbarese, capogruppo di Azione ad Ercolano e dirigente regionale del partito, quando la maggioranza ha boicottato la votazione.  L’osservatorio, infatti, deve essere composto per regolamento da due membri della maggioranza ed uno della minoranza e, come da prassi istituzionale, la maggioranza avrebbe dovuto votare i suoi membri e la minoranza, composta di soli 3 consiglieri, avrebbe dovuto eleggere Sabbarese nell’Osservatorio.  Peccato però che, al momento dello scrutinio, dalle urne, oltre ai 3 voti espressi per Sabbarese dalla minoranza stessa, siano usciti fuori anche 5 voti per Emiliana Dorio, altro componente della minoranza che però non era candidata al ruolo. Questi voti, matematicamente usciti dalla maggioranza (che ricordiamo ad Ercolano essere composta da 21 consiglieri su 24) sono serviti a boicottare la votazione e far saltare il tavolo.

l’avvocato e consigliera comunale Emiliana Dorio

La consigliera Dorio, infatti, in maniera corretta e professionale, ha rinunciato alla nomina così come ha fatto la consigliera Colomba Formisano nella seconda votazione che era stata indetta per superare l’impasse. Anche Sabbarese, a quel punto eletto per scorrimento, ha rinunciato alla nomina per dare un messaggio: “Non siamo qui per ricoprire ruoli a tutti i costi, è più importante ricordare che certe battaglie, come quelle contro la camorra, si devono fare senza strumentalizzare l’aula consiliare”. Per questo, ancora una volta, l’Osservatorio per la legalità non ha visto la sua costituzione. “La politica in questa città è stata capace di strumentalizzare un tema, come quello delle mafie, che ha visto la città soccombere, soffrire e poi riscattarsi grazie al coraggio dei cittadini e delle forze dell’ordine. – dichiara Piero Sabbarese – Quando ho lavorato alla mozione per proporre l’Osservatorio contro la camorra ho raccolto il sostegno ed il contributo della Federazione Antiracket Italiana e di alcuni membri dell’Arma dei Carabinieri. Mi viene da pensare che qualcuno nella maggioranza volesse di fatto farmi fuori dall’Osservatorio contro la camorra, oppure, quanto meno, volesse inviarmi un messaggio, o peggio usare questa votazione per mandare un messaggio al resto della maggioranza. Sono davvero  rammaricato perché quello che è accaduto al momento del voto denuncia l’arretratezza della politica evidenziando i suoi giochetti che da tempo hanno stancato la gente. E’ stato un comportamento vergognoso”.

LA VERSIONE DELLA MAGGIORANZA: Non è dello stesso avviso il primo cittadino della Città degli Scavi Ciro Bonajuto che in una nota alla stampa chiarisce la sua parte di verità. “Per dinamiche interne alla minoranza che non conosciamo e non comprendiamo, nel corso del consiglio comunale di giovedì 18 marzo non abbiamo potuto istituire l’Osservatorio per la legalità, che prevede per statuto la presenza di almeno un membro dell’opposizione. Tutti e tre i consiglieri di minoranza hanno rinunciato a partecipare, nonostante il nostro espresso invito” – è quanto dichiarano in una nota congiunta il sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto, ed il gruppo consiliare del Partito Democratico. “Non è un bel segnale per una città come Ercolano che fa della lotta contro ogni forma di illegalità una priorità. L’opposizione non ha scritto una bella pagina per la nostra comunità. Troviamo inoltre eccessivo e sbagliato l’attacco del consigliere Sabbarese contro la capogruppo del PD, la quale ha ribadito, come giusto che fosse, la necessità di far partire l’Osservatorio e la responsabilità che l’opposizione si stava assumendo. Un invito alla responsabilità ed al buon senso specie in un momento così delicato non può essere strumentalizzato. Alla capogruppo del PD, donna seria, competente e con grande rispetto delle Istituzioni, va la nostra solidarietà e vicinanza” – si legge nella nota.

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