IL VOTO A SANT’ANASTASIA – La lettera del Priore del Santuario di Madonna dell’Arco ai quattro candidati a sindaco e i commenti della gente: tra benpensanti e non

Sant’Anastasia – I candidati sono quattro per la poltrona a sindaco e tutti si fanno la guerra su accordi, disaccordi e alleanze dell’ultima ora. La poltrona che è stata di Carmine Esposito e poi di Lello Abete, oggi è contesa anche da altri candidati: il consigliere di opposizione uscente del Pd Raffaele Coccia e il presidente del Consiglio uscente Mario Gifuni, l’unico a correre con due liste di partito, mentre il sindaco uscente Abete ha presentato il suo esercito di candidati (ben 7 liste) e Carmine Esposito le sue tre liste. In mezzo, in un clima elettorale teso, dove la denuncia e la querela corrono sul fil di lana, l’appello del priore del santuario di Madonna dell’Arco. “In punta di piedi, senza voler interferire nella campagna elettorale, mi rivolgo a voi in qualità di fratello e parte di questa comunità che ho da subito amato – scrive padre Alessio Romano, rettore del Santuario di Madonna dell’Arco. Pensate a questo stato di cose nell’illustrare i vostri programmi – prosegue il sacerdote – chiedetevi cosa potreste fare, tenendo sempre lo sguardo rivolto alla verità, al bene, alla giustizia. La politica è la più alta forma di carità. Guardate a ciò che vi unisce, non a ciò che vi divide”. I benpensanti hanno commentato positivamente l’intervento del sacerdote, i malpensanti, viste anche le diverse candidature provenienti dal mondo che gira intorno al Santuario, no. La missiva di Padre Alessio si chiude con un esercizio retorico figlio del più moderno linguaggio della politica mista ai social: “Non vi voteranno perché siete i migliori, i cittadini vi eleggeranno perché sperano che nei cinque anni in cui governerete possiate diventare il miglior sindaco che Sant’Anastasia abbia mai avuto”.

foto: il Mediano

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