Il Portici celebra nel suo San Ciro i 110 anni di storia con una vittoria coraggiosa

Portici – La 27° giornata di Eccellenza Campania girone A presenta la supersfida Portici- Oplonti pro Savoia, scontro fondamentale per ambire alla promozione diretta in Serie D.

Torna il San Ciro, lo stadio tanto desiderato dai supporter porticesi, e torna anche la vittoria dei padroni di casa, quest’oggi con la divisa celebrativa per i 110 anni di storia della società.

La cornice di pubblico è spettacolare per una gara di questa categoria senza mai far mancare il supporto, durante tutta la partita, ha letteralmente accompagnato i giocatori verso la sudata vittoria.

Il primo tempo inizia con le due squadre che per buona parte si studiano senza mai riuscire a colpire e soprattutto senza mai essere pericolosi, si prevedeva che tra due compagini di tal livello l’inizio sarebbe stato abbastanza complicato per entrambe. Il terreno non agevola il bel gioco con di conseguenza tantissimi lanci lunghi per le spizzate che non riescono ad essere sfruttati a dovere. Panico è l’unico a provare a colpire in due occasioni con delle conclusioni, senza fortuna.

Il secondo tempo inizia subito con un’ accelerazione di Manzo che dalla sinistra riesce ad incunearsi in aria e viene intercettato da un fallo di mano di Bosco: è rigore. Lo stesso Manzo dal dischetto trasforma ed il Portici passa al 7° minuto del secondo tempo.

Da qui in avanti gli uomini di Borrelli serrano i ranghi e riescono a tenere lontani dalla porta di Mola gli uomini di mister Fabiano provando a colpire in contropiede; ghiotta è l’occasione dopo un paio di minuti dello stesso Manzo, con un pallonetto che finisce di poco alto.

Il Savoia non si arrende e prova a chiudere i bianco azzurri, i quali gettando il cuore oltre l’ostacolo,  porteranno a casa la partita in 10 uomini per l’espulsione di Ruscio nei minuti finali.

Il triplice fischio libera la gioia di una città intera che continua a sognare il traguardo, portandosi a più 5 sul Savoia e a più 2 sull’ Afragolese, virtualmente 3 grazie alla vittoria degli scontri diretti.

Roberto Liucci

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