Il Dipartimento di Scienze Sociali della Federico II protagonista della Maker Faire l’evento di riferimento europeo per l’Industria 4.0

Ancora un traguardo di successo per l’Università Federico II° e per i ragazzi del nostro dipartimento che hanno animato l’area RuralHack dedicata alle applicazioni di Industria 4.0 al settore agrifood.

L’area ha ricevuto infatti il Maker of Merit 2017, ovvero un premio al merito per originalità e potenzialità, rilasciato dagli organizzatori e dalla casa madre americana Maker Media e soprattutto dal pubblico di partecipanti all’evento.

RuralHack è un progetto che nasce dai lavori condotti dal prof Alex Giordano, nostro docente di Comunicazione , Marketing e pubblicità che dedica nel suo corso approfondimenti specifici su marketing digitale e applicazioni delle tecnologie abilitanti dell’industria 4.0 per il settore dell’agrifood. Pioniere italiano dell’Innovazione digitale il prof Giordano, insieme ad altri due docenti del nostro ateneo (il prof Giorgio Ventre ed il prof Bruno Siciliano) è membro del comitato scientifico di quello che è il più grande evento europeo dedicato alla robotica diy ed all’industria 4.0 http://www.makerfairerome.eu/it/ .

 

RuralHack è un progetto di ricerca che prova ad avvicinare due mondi apparentemente lontani: quello dell’agricoltura e quello della tecnologia, l’obiettivo è facilitare l’accesso all’agricoltura di precisione e alle tecnologie d’avanguardia a costi contenuti, in modo che tutti gli imprenditori agricoli, veri grandi maker, possano pensare un futuro sostenibile per l’agricoltura di qualità e per  il cibo made in Italy in previsione di quello che sarà l’anno dedicato al cibo italiano che è uno dei settori di punta per lo sviluppo del Paese e della nostra regione.

A far visita all’area RuralHack Laura Boldrini, Presidente della Camera dei Deputati, che si è dimostrata entusiasta del progetto.

Laura Boldrini ha visitato tutta l’area dedicata a RuralHack ed ha partecipato al workshop di Open Source Hardware per l’Agricoltura mostrando viva curiosità per le possibilità di poter creare tecnologie accessibili a costi contenuti. “È fondamentale approfondire le competenze in queste tecnologie open source a basso costo – dichiara  il presidente della Camera dei Deputati – è importante sia per le aree rurali e interne del Paese ma anche per sostenere le economie dei Paesi in Via di Sviluppo”.

Il Prof. Alex Giordano ha illustrato le applicazioni mostrate all’interno dell’area RuralHack del padiglione 9 che sono oggetto di progetti di ricerca transdisciplinari che mettono insieme giovani ricercatori interni ed esterni all’università che cercano di affrontare l’innovazione in maniera critica : “Oggi il mondo si trova ad affrontare nuove sfide di complessità aumentata – afferma il direttore scientifico di RuralHack –  e diffondere una cultura tecnologica open source  in agricoltura può aiutarci a vedere in maniera meno ottusa le sfide della sostenibilità economica, sociale ed ambientale legate al cibo. In questi giorni abbiamo dimostrato un nuova equazione che ci aiuta a vedere con occhi diversi una innovazione diversa: + robotica = – chimica”.

I nostri studenti hanno curato l’animazione del padiglione coordinando workshop, tavoli di lavoro e illustrando i progetti di ricerca esposti nel padiglione e sono stati di sostegno alla comunicazione digitale dell’evento che nelle 3 giornate del suo svolgimento ha praticamente monopolizzato i flussi narrativi in rete diventando più volte trend topic nazionale su twitter.

Quindi grazie a tutte le persone che hanno dimostrato interesse e curiosità verso il nostro progetto, grazie a tutti gli ospiti che hanno aggiunto valore all’area RuralHack soprattutto al professore Matteo Lorito  direttore del Dipartimento di Agraria ed al professore Leopolod Angrisani del  CeSMA – Centro Servizi Metrologici e Tecnologici Avanzati del Dipartimento di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie dell’Informazione che con i loro progetti hanno impreziosito la portata scientifica della presenza dell’ateneo alla Maker Faire.

 

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