Il bilancio di un anno da segretario. Amedeo Cortese: “E’ un PD nuovo. Marrone ha fallito…”

10568778_10152617309833762_7571050151769032649_nE’ passato un anno dalla sua nomina a segretario del partito democratico locale. Un anno da leader di un’opposizione netta e dura all’operato dell’Amministrazione  targata Nicola Marrone, il sindaco magistrato che, stravincendo il ballottaggio di giugno 2013, ha posto fine allo stra-dominio elettorale del PD nel feudo rosso porticese.

Il giovane Cortese, ai nostri taccuini, stila il bilancio del suo primo anno da segretario:

Sono abbastanza soddisfatto sia per l’esperienza umana, sia per il lavoro politico svolto fino ad oggi. Non è facile gestire il primo partito della città. E non è facile gestirlo quando si esce da una dura sconfitta elettorale. Nonostante la delusione post-sconfitta, ci siamo ripresi bene. Le ultime amministrative sono state il punto di partenza di questo nuovo PD, che si è rimesso in carreggiata, marcando la sua presenza sul territorio, dando attenzione e risalto ai bisogni dei cittadini, e opponendosi in maniera netta e dura, in consiglio comunale ed in commissione, ad alcune scelte scellerate di questa amministrazione. Le elezioni europee sono testimonianza del nostro buon lavoro sul territorio: praticamente un cittadino su 2 ha scelto come rappresentanza il nostro partito.

L’anno scorso, in un’intervista, abbiamo parlato del PD porticese come un “partito chiuso”. E chiuso soprattutto per i giovani. A distanza di un anno, c’è stato il rinnovamento auspicato?

In un partito ampio e plurale il rinnovamento reale è un processo, non un evento. Un processo che, spesso, può richiedere tempo. Fino a pochi mesi fa, avere una segreteria con 4/5 ragazzi e 3/4 persone fuori dai soliti giri sarebbe stato impensabile. In questo anno abbiamo messo in campo tante forze e tante energie nuove, e non mi riferisco solo ai giovani. Rosaria Cugia, Pina Aletta e Rosara Tassiello sono volti nuovi della politica, a cui il Pd ha deciso di affidare compiti importanti. Abbiamo intrapreso un percorso di trasparenza e “apertura” alla cittadinanza, per un partito che vuole tornare ad essere il punto di riferimento politico della cittadinanza. La nascita del giornale del PD, e i tanti gazebo e le tante iniziative messe in atto testimoniano la volontà di informare i cittadini sui temi più importanti e sui problemi più grandi del nostro comune. Preferiamo un sit-in coi cittadini ad una riunione di partito chiusa al pubblico. 

Come giudica, ad oggi, l’operato “dell’Amministrazione Marrone”?

Giudizio non pessimo, ma di più. La vicenda del museo del Mare riassume bene l’operato del nuovo governo locale: poca trasparenza, degrado, situazioni potenzialmente illegittime, e assenza di prospettiva per la città. Manca una strategia. Non c’è un’idea politica, nè un’idea di città. D’altronde è normale data l’assenza di amministratori sul territorio. Come puoi renderti conto dei problemi di una città, se non la vivi?! Il mercato è ormai una zona d’illegalità. C’è silenzio su questioni importanti come Kerasav e Ciro a Mare (cosa gravissima per un sindaco-magistrato). Per non parlare dei lavori PIU EUROPA. Portici rischia di perdere i finanziamenti intercettati anni fa dall’Unione Europea per non aver controllato, o, come nel caso di piazza San Ciro, per aver ostacolato, i cantieri del territorio. Con serio rischio di danno erariale per l’ente comunale. Inoltre, vorrei sapere cosa si ha in mente per la programmazione PIU Europa 2015-2020. I fondi europei, dopo i tagli del governo centrale, rappresentano forse l’unica spiaggia per le amministrazioni locali. Rischiare di rimanere fuori da questi, potrebbe rivelarsi un grosso problema per le generazioni future.

Voci di corridoio parlano di un PD in crisi. Secondo alcune indiscrezioni alcuni consiglieri del partito democratico potrebbero passare trale fila della maggioranza. E’ vero? C’è possibilità che il PD entri in maggioranza?

Il PD rappresenta la netta e ferma opposizione all’operato di questa amministrazione. Non c’è possibilità che entri n maggioranza. Più che altro, si potrebbe tornare a parlare coi partiti di sinistra del territorio. Questa amministrazione rappresenta soltanto una parentesi, per questo c’è bisogno che le forze del vecchio centro-sinistra tornino a parlare.

Dario Striano

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