“Per me sono complici degli assassini, sia chi esprime solidarietà sui social con i minorenni arrestati sia i loro genitori che li hanno lasciati alle 3 di notte andare in giro aggredendo un uomo buono che faceva il suo lavoro”. Così Giuseppe Della Corte, 25 anni, figlio di Francesco Della Corte, 51 anni, il vigilante morto a Napoli venerdì dopo essere stato aggredito il 3 marzo. I suoi presunti assassini sono stati arrestati. “Vogliamo giustizia, fino in fondo. Devono marcire in galera”, dice. Mentre il padre di uno dei tre fermati e condotti al carcere minorile per essere interrogati, quasi giustifica il figlio e addirittura prova a scagionarlo, nonostante i video.