GOMORRA SI’, GOMORRA NO – Franesco Emilio Borrelli (Verdi) invita Saviano a raccontare anche l’anticamorra. Leonardo Impegno (PD) condanna gli atti criminali

“Anche il questore De Jesu e Carlo Verdone si sono aggiunti al lungo elenco di coloro che si dicono preoccupati per gli esempi negativi che Gomorra dà, soprattutto perché racconta e mitizza solo una parte della realtà, quella dei camorristi, dimenticando invece chi combatte la camorra giorno per giorno”. Lo ha detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, lanciando un appello a Roberto Saviano, ispiratore e sceneggiatore della serie. “nella quarta serie racconti la camorra e le dinamiche dei clan, evidenziando anche la lotta che i camorristi sono costretti a fare con le forze dell’ordine e l’impegno dei tanti volontari che si impegnano per alimentare la cultura della legalità. C’è bisogno di una svolta narrativa e sociale che a questo punto solo Saviano può imporre”. In netta controtendenza il parlamentare del Pd napoletano, Leonardo Impegno. “È diventata una tragica certezza ritrovarsi dopo il weekend a contare le vittime delle violenze della movida napoletana”. Parole forti quelle pronunciate dal deputato napoletano del Pd, Leonardo Impegno. “Non bisogna sottovalutate nulla – prosegue Impegno, che va in polemica con il Questore di Napoli – Le stese, ad esempio, non sono opera di ragazzini che scimmiottano gomorra, come ha detto nei giorni scorsi il questore De Iesu, ma di veri criminali. Ovviamente al Questore va tutto il mio apprezzamento per il lavoro che svolge con tutto il corpo della polizia di stato e le altre forze dell’ordine, ma va fatta un analisi più attenta del fenomeno”.
Per Impegno “ci sono zone franche, dal centro storico a Chiaia, dove i nostri figli rischiano la vita ogni qualvolta mettano piede in strada. Serve una sinergia interistituzionale tra tutte le parti: Comune, Prefettura e Questura. È inammissibile lasciare la città in preda a bande organizzate. L’escalation di violenza è un problema di tutti e nessun soggetto istituzionale può sentirsi chiamato fuori”.

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