GLI EREDI DEL CLAN SARNO – Napoli, scacco al clan dei tre fratelli: maxi blitz nella notte a Ponticelli 14 arresti

A Napoli e in diversi comuni della provincia i carabinieri hanno dato esecuzione a una misura cautelare emessa dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della locale direzione distrettuale antimafia nei confronti di 14 indagati (13 in carcere e uno ai domiciliari) indiziati di associazione per delinquere di tipo mafioso e associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti nonché di spaccio di stupefacenti, possesso di documenti di identità falsi e lesioni aggravate, con l’aggravante dell’agevolazione mafiosa.

L’indagine, coordinata dai magistrati della Dda di Napoli e condotta dal nucleo operativo della compagnia carabinieri di Napoli Poggioreale, si è articolata in attività tecniche classiche di investigazione i cui esiti sono stati avvalorati anche dalle dichiarazioni di numerosi collaboratori di giustizia.

L’inchiesta è partita dopo l’omicidio del pusher Gianluca Cardicelli avvenuto in via Franciosa, quartiere Ponticelli, la sera del 9 gennaio 2017 ha consentito di raccogliere gravi indizi sull’appartenenza degli indagati a una associazione a delinquere di tipo mafioso operativa in quel rione e denominata «Casella», articolazione del disciolto clan Sarno, caratterizzata, spiegano gli investigatori, dalla forte impronta familistica.

Come nel vecchio clan Sarno, al vertice del sodalizio tre fratelli i quali, attraverso una marcata ripartizione dei ruoli e delle funzioni, controllavano il traffico e lo smercio di stupefacenti nel quartiere controllando le «piazze di spaccio» sempre sorvegliate sia con telecamere che con vedette e pusher «turnisti», con il ricorso talvolta ad azioni di fuoco.

I profitti del traffico di droga, ulteriormente arricchiti dai guadagni derivanti da estorsioni e rapine, confluivano in una cassa comune utilizzata per il pagamento dei mensili agli associati, oltre che per il sostegno economico alle famiglie dei sodali arrestati.

Durante le indagini sono stati sequestrati due chili di procaina (un anestetico), sostanze da taglio e materiale utile alla pesatura e al confezionamento della droga nonché proiettili per pistola di vario calibro e passamontagna. Arrestati, inoltre, due pusher.

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