GalleRiArt, autorecuperando gli spazi

“Occupare per liberare gli spazi e restituirli alla cittadinanza con la partecipazione.” Parole di Igor Papaleo, membro del comitato di gestione del GalleRiArt, centro culturale occupato sorto nella Galleria Principe di Napoli. Lo spazio autogestito, nasce nell’ottobre 2013, grazie all’impegno e alla determinazione di giovani attivisti che hanno deciso di riaprire gli spazi, ormai abbandonati, della Galleria Principe di Napoli, situata tra il museo Archeologico Nazionale e l’Accademia di Belle Arti. Fin da subito il centro culturale dedicato all’aggregazione ed al divertimento, è diventato l’attrazione principale dei turisti che si trovano a passare lì per puro caso, merito del grande murales realizzato all’interno del locale; si tratta di una rivisitazione su grande scala del celebre “Vesuvius” di Andy Warhol. “Il vesuvio, simbolo di Napoli, così come raffigurato da Warhol – racconta Igor – rappresenta l’anima di questa città che, nonostante l’avanzare della crisi, esprime ancora vitalità e creatività.” Il GalleRiArt, è sempre aperto e in attività. Tra i vari corsi spiccano le lezioni di Tango Pop, il corso di Breakdance per bambini e, sotto sollecitazione delle mamme dei giovani breaker, il corso di uncinetto con lo slogan “CREA, non comprare! Vieni da noi ad imparare!”. Il tutto totalmente gratuito e sostenuto da volontari con tanta voglia di insegnare. “Autorecuperare pezzi patrimoniali, di un gioiello come la galleria principe di Napoli,– conclude Igor –  rappresenta un modello potenziale di alternativa di città.”

Pamela Orrico

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