Francesca Stizzo è Silvia, con tutti i suoi colori
“Fammi vivere” chiede Silvia Ruotolo all’amico d’infanzia Roberto, in una delle scene iniziali di “Silvia e i Suoi Colori”, di Roberto Russo, con Francesca Stizzo, nel ruolo di Silvia, e Aurelio De Matteis nel ruolo dell’autore, che nella vita è stato amico d’infanzia di questa giovane donna, vittima innocente della camorra.
“Abbiamo cambiato il nome del male – recita la protagonista femminile in una delle scene finali – e l’abbiamo chiamata camorra”. La morte è poco presente in questo testo teatrale che esalta le qualità dei due interpreti attraverso scenografie povere, musiche e colori. Il regista Agostino Chiummariello ha voluto che fosse il testo protagonista, limitando le scene dialogiche e di movimento a favore di momenti lirici e poetici. Sul suggestivo palco di Officina Teatro di Caserta, a pochi passi dalla reggia di San Leucio, è andata in scena una tre giorni caratterizzata da emozione e tutto esaurito. Questo piccolo teatro, che richiama un’idea di quasi di bottega, insieme moderna e legata alla tradizione, è stato la cornice ideale per ospitare questo spettacolo prodotto grazie ai fondi del Bando della Microprogettazione sociale 2013 del CSV Assovoce di Caserta. Sulla scena viene raccontata una Silvia Ruotolo prima bambina e poi adolescente, con un’attenzione particolare al quartiere del Vomero, descritto con dovizia di particolari, dove i protagonisti si sono conosciuti e hanno condiviso gioie e dolori. Un lungo applauso ha salutato la fine dello spettacolo, che ha commosso, fatto ridere ed emozionato il pubblico in sala.
Daniele De Somma
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