Ercolano nella bufera: scandalo mazzette all’Ospedale del Mare e assenza di costituzione al processo Barbaro

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Ercolano chiude in bufera il suo 2016. Dallo scandalo delle mazzette per le assunzioni all’Ospedale del Mare, alla mancata costituzione come parte civile da parte del Comune nel processo contro i killer di Salvatore Barbaro: la città degli Scavi è stata scenario, nelle scorse set- timane, di episodi, niti addirittura, sotto i ri ettori dei media nazionali. Le telecamere di Striscia la Notizia, durante un servizio di Luca Abete, hanno pizzicato un consigliere comunale d’opposizione, indicato come Presidente della Commissione Trasparenza, intento a trattare assunzioni all’Ospedale del Mare in cambio di 10 mila euro in contanti. E così il consigliere comunale Rory Oliviero, indicato dal quotidiano “La Repubblica” come il politico nito nel mirino della striscia sa- tirica, ha nito per rassegnare le sue dimissioni da presidente della Commissione, durante l’apertura di un consiglio comunale, già di per sé, infuocato per l’approvazione del bilancio. Sulla vicenda è intervenu- to anche il Sindaco Ciro Buonajuto: “E’ da vigliacchi lucrare sulla povera  gente. – ha detto il primo cittadino – Ho visto il servizio andato in onda ieri su Canale 5, e da un quotidiano ho appreso che si trattava di un rappresentante dell’opposizione in Consiglio comunale. I fatti emersi dal servizio mi hanno lasciato stupito. Credevo che certi comportamenti fossero superati e facessero ormai parte del passato. Evidentemente non è così e tutto quello che è emerso non può far altro che favorire il cambiamento che da un anno e mezzo a questa parte stiamo portando avanti con la nostra maggioranza. Chi rappresenta la parte sana della politica ha l’obbligo di prendere le distanze da questi comportamenti. mi auguro che la magistratura approfondisca questa situazione e faccia chiarezza su una vicenda che rischia di mettere in cattiva luce l’intera città”. E mentre ltrano indiscrezioni di una inchiesta già avviata dagli inquirenti, l’intera amministrazione comunale è nita sotto accusa dalla stampa locale per la mancata costituzione come parte civile, da parte del Comune, nel processo contro i killer di Salvatore Barbaro, alias “Salvio”: il trentenne, che sognava di fare il cantante, prima di morire, nel 2009, per uno scambio di persona, sotto il fuoco delle cosche ercolanesi, intente, in quegli anni, a s darsi in una cruenta faida per il controllo del territorio. Il tutto pochi giorni dopo la condanna a trent’anni per quell’o- micidio di Vincenzo Spagnuolo che ha lasciato l’amaro in bocca ad una intera città per l’ergastolo chiesto e, quindi, poi scampato dal killer.

Dario Striano

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