Emergenza Coronavirus, Aeroporto Napoli: il personale Gesac in cassa integrazione per un anno. Crollo del traffico del 99 per cento. La reintegrazione prevista ai primi segnali di ripresa

L’aeroporto di Napoli ha concluso le procedure per l’avvio della cassa integrazione per tutto il personale a rotazione per un massimo di un anno. Lo annuncia la Gesac, la società che gestisce lo scalo di Capodichino. Gesac ha infatti concluso con il parere positivo delle organizzazioni sindacali e della Giunta Regionale della Campania, l’esame congiunto per l’avvio della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria, a rotazione, per tutto il personale dell’aeroporto di Napoli, per un periodo massimo di 12 mesi, con mantenimento dei servizi minimi essenziali. L’emergenza Coronavirus. informa la società, ha determinato un crollo del traffico passeggeri del 99%, imponendo il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria, richiesta, da procedura, per crisi aziendale dovuta ad eventi improvvisi e imprevisti. La misura, grazie alla sua modularità, consentirà una reintegrazione progressiva del personale ben prima dei 12 mesi ai primi segnali di ripresa del traffico aereo. L’aeroporto di Napoli, in ottemperanza al decreto del Ministero dei Trasporti del 12 marzo, è aperto e operativo, garantendo voli di stato, trasporto organi, canadair e servizi emergenziali.

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