Droga e quattro microcellulari nelle scarpe per il boss detenuto, un arresto nel carcere di Secondigliano

Aveva nascosto nelle scarpe numerose dosi di droga e quattro microcellulari che intendeva consegnare al boss detenuto, suo parente, chiuso nel reparto di alta sicurezza del carcere napoletano di Secondigliano a Napoli. L’uomo è stato individuato e arrestato dalla polizia penitenziaria. Giudicato con rito per direttissima si trova ora agli arresti domiciliari.
«Complimenti per l’attività di intelligence della polizia penitenziaria – commenta Ciro Auricchio, segretario regionale dell’Uspp – la quale, malgrado la carenza di organico, riesce a contrastare i frequenti tentativi di introduzione di droga e telefonini in cella. Chiediamo – aggiunge il sindacalista – che vengano adottati strumenti tecnologici avanzati per fronteggiare questa piaga, sempre più diffusa, e di introdurre una fattispecie di reato, così come in altri paesi europei». «Nonostante il sovraffollamento e la carenza di organico la polizia penitenziaria riesce a garantire l’ordine e la sicurezza nelle carceri campane».

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