Covid, spunta un’altra variante Delta, la AY46.6. L’infettivolgo: “Convincere i No Vax per evitare un’altra ondata”. Il Governatore De Luca: “Bisogna vaccinarsi, usare le mascherine e rispettare il distanziamento”

Covid, torna l’incubo dei colori. E, come sempre, quello che fa più paura è il rosso, di cui si potrebbe tingere Cervinara. È da qui infatti, dal piccolo ma popoloso comune dell’Irpinia, che ieri è scattato l’allarme-contagi. Nelle ultime due settimane, sono stati diagnosticati 75 positivi di cui 15 under 12 e, quindi, non candidabili alla vaccinazione. E 7 di loro sono alunni della stessa classe. Il risultato? Che, grazie al tracciamento dei contatti, 200 persone sono state poste in isolamento, e che il manager della Asl di Avellino insieme all’Unità di Crisi è stato costretto a serrare le fila e a mettere in guardia la popolazione. Scontato l’intervento del presidente della Regione, Vincenzo De Luca: «Cervinara è stata sull’orlo della chiusura completa, di un’altra zona rossa. Ed è accaduto a causa di una festa privata a cui hanno partecipato diversi alunni». Poi, l’avvertimento sul paese che è riuscito a «evitare conseguenze più gravi, ma è l’esempio di quanto potrebbe accadere se non prevale il senso di responsabilità di tutti. Occorre rispettare in maniera rigorosa tutte le misure di contrasto alla diffusione del virus, a cominciare dalle vaccinazioni, uso delle mascherine e distanziamento». E intanto spunta l’ennesima variante Delta: AY45.6. Il test è stato rilevato nel laboratorio del Cotugno e conferma una maggiore aggressività delle varianti del Covid. Sul territorio regionale la situazione è stabile, con un bollettino che rivela numeri in linea con quelli dei giorni precedenti: 767 positivi su 24.283 tamponi, un decesso, 17 posti letto occupati nelle terapie intensive e 268 nei reparti di degenza ordinaria. Con un tasso di incidenza stabile al 3,15 per cento rispetto al 3,10 dell’altroieri. Certo, per ora rimane il dato degli ospedali: i ricoveri aumentano, ma in percentuale minima.

Osserva il direttore di Infettivologia del Cotugno Rodolfo Punzi: «Noi reggiamo bene, ma grazie a un rapido turn-over. I degenti Covid sono al 90 per cento rappresentati da No-Vax, mentre solo il 5% è stato immunizzato. E per lo più si tratta di pazienti affetti da pluripatologie». Possibile azzardare uno scenario per i prossimi mesi? «Non sono pessimista, ma prevedo che se non recuperiamo i non vaccinati, convincendoli dell’efficacia della somministrazione, e non rinforziamo con la terza dose i più fragili, avremo un incremento dei contagi o una stabilizzazione di questi ultimi. Di sicuro, siamo al riparo della situazione drammatica dell’anno scorso. E poi, rispetto alle altre nazioni è possibile guardare con serenità al futuro: inimmaginabili le situazioni vissute nei mesi passati. Ma dobbiamo rispettare il distanziamento e continuare a indossare le mascherine. Altrove, in Europa, il via libera a tutti sta facendo dilagare i contagi, mentre noi stiamo messi bene per l’altissimo numero di vaccinati. In conclusione, cari concittadini non abbassate la guardia». Chi teme l’aumento dei contagi e chi manifesta contro il GreenPass: in cento ieri si sono riuniti nella Galleria Principe di Napoli. Gli slogan? “No al Green Pass” e “Libertà, libertà”. E dal Coordinamento è partito l’appello ai vari movimenti: «Solo insieme vinceremo una battaglia che sarà sempre più dura e difficile».

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