“Casal di Portici… legalità sospesa”: il manifesto dell’opposizione che a Portici fa indignare il governo locale e i cittadini

Portici – Un manifesto affisso in città crea in ordine: malcontento, polemica politica e una levata di scudi in difesa del sindaco e della sua maggioranza. Liberi e Uguali, il partito a capo dell’opposizione di governo a Portici, assieme a due liste civiche che hanno sostenuto la corsa di Savatore Iacomino contro l’attuale sindaco Enzo Cuomo, infatti ha tappezzato la città borbonica del Granatello con una serie di manifesti che associano Portici a Casal di Principe. “Casal di Portici… legalità sospesa” così recita il manifesto che cita una serie di presunti abusi da parte dell’amministrazione Cuomo che col diretto interessato prima e con l’assessore Giovanni Iacone poi rilanciano al mittente le accuse. “Iacomino farnetica – ha dichiarato a Il Mattino Enzo Cuomo – come spesso accade dopo la sconfitta elettorale. Esprimo la mia vicinanza al sindaco di Casal di Principe e ai cittadini onesti offesi da questo manifesto”. “Il consigliere Iacomino con un manifesto francamente puerile ritorna – scrive invece Iacone sulla sua pagine Facebook –  tra l’altro, ancora una volta sulla vicenda della fidejussione del comune per la piscina comunale. Purtroppo per lui carta canta. Con delibera di Consiglio comunale n. 3 del 27/01/2005 , presente e votante favorevole il consigliere Iacomino, veniva approvato lo schema di contratto per la gestione della piscina. Come tutti possono leggere si deliberava : ” Prendere atto che l’offerta della ditta aggiudicataria prevede che per il finanziamento dell’opera si avvarrà di un mutuo che verrà richiesto al credito sportivo da accendersi con l’intervento dell’ente mediante rilascio di garanzia fidejussoria ai sensi del DL GS 267 ” Iacomino approva e Iacomino critica”. Solidarietà ad Enzo Cuomo anche d altri politici e sindaci del Vesuviano. A Iacomino e al COmune di Portici, invece, è arrivata repentina una lettera del primo cittadino di Casal di Principe Franco Natale che discuisendo sui traguardi raggiunti in materia di legalità proprio in terra casalese, invita Iacomino a smentire le affermazioni che vorrebbero Casal di Principe e i Casalesi esclusivamente associati al malaffare. Ai poster (i) l’ardua sentenza

I commenti sono chiusi, ma trackbacks e i pingback sono aperti.