Al vecchio “Totocandidato” per la poltrona a sindaco di Napoli si è sostituito il Socialcandidato

bassolino porta

(P.P.) Bassolino sì, Bassolino no. Teresa forse e Graziella che vorrebbe un sì, pure. Sembra un gioco di parole o peggio ancora la trama di una soap opera alle vongole che col sapone non ci fan bella figura. La corsa dentro il Pd è tutt’altro che dritta, ammesso dentro il Pd qualcosa lo sia. E se la candidatura di Antonio Bassolino ha non poco scosso i vertici nazionali del Pd, impegnati con le spese pezzottate del sindaco di Mafia Capitale Marino, dentro il partito del Premier Matteo Renzi, è tutto in fibrillazione. Il “Modello Ercolano” che ha visto sbaragliare il giovane avvocato Ciro Bonajuto (sempre tra i più eletti in ogni tornata elettorale) sarebbe esportabile anche a Napoli? La partita per ora  è tutta giocata sui social. Sui Facebook e Twitter  rimbalza la notizia che il Pd avrebbe individuato il nome unitario. Potrebbe essere Teresa Armato: l’ex assessore regionale, oggi commissario del Pd a Ercolano che stando ai “bene” (?) informati otterrebbe in assemblea il 60 per cento necessario per aggirare le primarie e frenare le ambizioni di Bassolino. Graziella Pagano, ex senatrice e esperta di campagne elettorali, nei giorni scorsi ha svelato il desiderio di una candidatura a sindaco e commenta a tambur battente l’ipotesi Armato. “E va bene il modello Ercolano ma qui mi pare che stiamo esagerando…”, ironizza. Sul proprio profilo Facebook e a mezzo Twitter si fa vivo l’ex Governatore ed ex sindaco di Napoli Antonio Bassolino: “#statesereni”. Non lo è affatto Teresa Armato che all’uscita di una sua possibile candidatura scrive su Facebook “È solo panna montata, prendetevi il Maalox”. Poi ovviamente si penserà ai programmi e all’impegno con la città. Poi, per ora ci sembra davvero troppo. 

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