“Aggiungi al carrello”: l’arte contemporanea, Napoli e un supermercato ai tempi della pandemia

Iolanda Nunziante

Antonella Polito, socia di Gourmeet (supermercato, enoteca, bar ed osteria di qualità in via Alabardieri di Napoli), ha recentemente accolto un insolito ma forte progetto artistico, guidato dal gallerista Luigi Solito e dalla curatrice d’arte Carla Travierso: “Aggiungi al carrello” è una vera mostra d’arte, intrusa di uno spazio vergine alla dimensione artistica ma con grande sorpresa calco perfetto di una galleria permanente. Fino al 18 aprile cinque artisti, come giovani ribelli alla guida di una protesta, fanno incursione tra carrelli, corridoi numerati, banchi e casse: il Valentino Zeichen di Maurizio Savini alla pescheria, il Cavolo nel polmone di Laura Niola che torreggia frutti e ortaggi, L’articolo 32 di Francesco Matarazzo in un’istallazione sospesa, Ryan Mendoza che presta Emma with marshmallows alle casse e per concludere un gesso, dal ciclo “Abisso” (2019) di Christian Leperino.

Carla Travierso e Luigi Solito

Queste sono solo alcune delle opere che gli artisti, tutti menzionati per un contributo, hanno prestato al progetto. Come ogni messaggio semplice, il senso ed il significato di questa iniziativa si aprono a risvolti innumerevoli: semplice è l’immediata associazione, partorita dal supermercato, tra arte e beni primari; complessa la riflessione che ne nasce, in un tempo che sembra privare l’arte di ogni suo mezzo e bisogno, che sembra sottrarle la possibilità di quell’intimo e necessario contatto tra opera e fruitore, che ha chiuso le porte ai banchetti lasciando i commensali senza portate di bellezza. Eppure l’arte vuole solo dare, e non si arrende, non allestisce eventi e grandi cerimonie, si adatta e arriva al consumatore nella maniera che nell’immaginario collettivo, almeno per quello moderno, pare essere la più immediata, reale e concreta, come andare a fare la spesa. Tanto di guadagnato allora se, con la chiusura di mostre, gallerie e musei, le opere d’arte siano arrivate addirittura a farsi spazio nella quotidiana esperienza di chiunque, anche di chi all’arte non ci pensa mentre preso dalla fretta del tempo corre tra gli scaffali prima di tornare a casa dopo il lavoro, e finisce per doversi fermare a pensare di fronte alla Fragola del cuore di Laura Niola.

Iolanda Nunziante

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