A SANT’ANASTASIA – Carmine Esposito affida le deleghe, traccia il quadro programmatico e punta allo sviluppo. “Purtroppo siamo stati vittime di veri e propri omicidi amministrativi, chi ci ha preceduto non si presentava nemmeno alle riunioni”

Sant’Anastasia – Disamina della pianta organica e bastone ai dipendenti che negli anni non si sono formati e messi al passo con la pubblica amministrazione. Il primo consiglio comunale di Sant’Anastasia è all’insegna dei buoni asuspici e delle linee programmatiche del sindaco che nomina la sua squadra, assegnandogli formalmente anche le deleghe, perché di fatto una squadra l’aveva nominata già. Fondi europei, finanziamenti regionali e lo “sfruttamento positivo” del Parco Nazionale del Vesuvio. Commercio e città sociale, gli assi su cui si evolverà il lavoro di Esposito “per quasi un mese sono stato osservatore partecipato della macchina comunale, per vedere come hanno lasciato il Comune”. Al vicesindaco Mario Trimarco, vanno le deleghe al Bilancio, Tributi, Programmazione Economica, Affari legali e Gare, Patrimonio, Cittadella Mariana; A Vincenzo Romano: Personale, Polizia Municipale, Trasporto Pubblico, Affari Generali, Arredo Urbano, Verde Pubblico; A Cettina Giliberti torna la delega alle Politiche Sociali ma si occuperà inoltre di: Immigrazione, Pari Opportunità, Politiche Giovanili, Spettacoli ed eventi, Rapporti con le Associazioni e Volontariato, Tutela degli animali e randagismo, Sport, Informagiovani; A Veria Giordano vanno le deleghe alla Pubblica Istruzione, Cultura e Turismo, Salute Pubblica, Parco Nazionale del Vesuvio; Per Ciro Pavone, le deleghe all’Ambiente, Commercio e Artigianato, Centro Elaborazione Dati, Innovazioni tecnologiche, Politiche per il Lavoro, Suap, Demografici. “Da sopra all’Olivella ci sono più rifiuti che alberi. Parco Nazionale del Vesuvio come volano e non come tappo alla crescita dei territori. Oggi il presidente del parco è lungimirante a differenza di chi si è preso solo lo stipendio ha i numeri per rilanciare il territorio, a differenza di qualcuno locale che fa il verde ogni cinque anni che siede nel cda del parco. A breve partirà il progetto della strada che dall’Olivella va alla fontanella che potrebbe essere ristrutturata”. E’ un fiume in piena Esposito, ne ha per tutti. “Ho parlato con la segreteria del ministro Costa – dice – che vorrei ospitare a Sant’Anastasia in quanto si è preso l’onere di bonificare tutti i rifiuti sul Vesuvio. Purtroppo però abbiamo assistito a dei veri e propri  omicidi amministrativi: non partecipazione alle riunioni del Gal, non abbiamo avuto 200 mila euro che spettavano al nostro comune. Ho incontrato il gal: avremo 200 mila euro e 150 mila euro per realizzare due opere: via zazzera e via nicola amore che ho fatto inserire io per riprenderci il palazzo Nicola Amore, oggi in mano all’ordine degli avvocati che può rappresentare una autorevole porta del parco.  Richiesta fondi europei che richiede preparazione da parte dei dipendenti e dei funzionari: costituzione sportello eurofinanziamenti che sia di accompagnamento alle aziende e alle persone che vogliano sfruttare questi progetti. Abbiamo due possibilità; reperire fondi europei, due sfruttare al massimo gli eco bonus. Solo così riusciremo a cambiare il volto della nostra città”. Partecipazione pubblico e privato, per il rilancio dei territori.  “Che fine ha fatto il Progetto via della fede 11 milioni di finanziamenti che de luca si impegnò con i monaci o preti (frati) peggio della politica lì. Sono stato in Regione quattro volte con un funzionario: c’è la possibilità che stralcino da questo progetto 4 milioni e 600 mila euro per la piazza di madonna dell’arco e la strada che va dal confine di pollena a madonna dell’arco”. Il contraltare ad Esposito lo fa l’ex assessore di Lello Abete Mariano Caserta: “Forse il sindaco confonde i passivi di un bilancio coi debiti fuori bilancio perché non ha avuto tanto tempo per documentarsi. Mi auguro che ci sia onestà intellettuali e non strumentalismi”.  A gamba tesa, per fare chiarezza su quello che è accaduto prima ci entra Mario Gifuni, tra i più votati in maggioranza, di cui il vice sindaco è diretta espressione. “C’è un tesoretto accumulato dai ricorsi contro la GPN (l’azienda che gestiva i rifiuti in città)  sanzionata per non aver ottemperato agli impegni. Sarebbe bello che quei soldi servissero a non far pagare la tari a differenza di chi negli anni rimuoveva il funzionario che sanzionava la gpn perché magari non voleva l’efficienza del servizio a fronte dei posti di lavori. Già all’epoca proponevo la diminuzione di appalti e servizi. Se si fossero applicate le leggi avremmo una soluzione socio economica migliore. Questa è la verità. C’era l’assessore Squillante al quale chiedevo l’andamento delle entrate senza avere mai risposte”. La parola al vice sindaco Trimarco. “Da parte dell’ufficio ambiente una lettera di 400 mila euro di debiti fuori bilancio, che non sono pochi”. Il Pd che tutti si aspettavano a capo dell’ufficio di presidenza del consiglio resta all’opposizione e il suo leader non le manda a dire.  “Qualità della vita, salute, ambient della città con particolare attenzione alle fasce deboli: temi per noi fondamentali per questa governance di cui ci sentiamo parte integrante – dice Vincenzo Iervolino candidato a sindaco contro Esposito  – Crediamo molto nella partecipazione, come leva di crescita di coscienza civile: consigli di quartiere e bilancio partecipato. Leve importante per sensibilizzare le nuove generazioni alla luce anche del fatto che ci sono stai molti giovani candidati. Deve venire fuori una nuova classe dirigente”.

questo articolo è stato possibile grazie alle riprese del consiglio comunale fatte da www.laprovinciaonline.info

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