A Portici, il botta e risposta della preside del Flacco con gli alunni della Prima C, sulla Dad e sull’esigenza di una scuola in presenza

Portici – L’Istituto di Istruzione superiore Liceale Quinto Orazio Flacco (che comprende il liceo classico, lo scientifico e quello delle scienze umane) è un’eccellenza non solo porticese ma di tutto l’hinterland vesuviano. Da sempre punta di diamante per una serie di giovani allievi, oggi adulti impegnati in prima linea nelle più svariate professioni, molti dei quali con successi personali anche a livello internazionale. Negli ultimi tempi però, anche lo storico liceo porticese ha vissuto delle defaillance. Di seguito pubblichiamo una lettera inviata da un gruppo di studenti della Prima C e la relativa risposta alla stessa da parte della dirigente scolastica, la professoressa Iolanda Giovidelli.

“Noi studenti in DDI della classe 1C – scrivono gli studenti – abbiamo deciso di non partecipare allo sciopero di lunedì 1 febbraio perché non crediamo che continuare in DAD sia la strada migliore per proseguire l’anno scolastico; eravamo fiduciosi di rientrare, seppur gradualmente, a scuola in sicurezza quest’oggi ma, purtroppo, l’esperienza di DDI non è stata per niente proficua né promettente. L’avvio della lezione è stato ostacolato per diverso tempo da problemi tecnici, per lo più di audio, superati i quali abbiamo dovuto affrontare la problematica maggiore : da casa noi studenti non riuscivamo ad instaurare alcun tipo di confronto e/o interazione con la nostra classe, compagni e professori, quasi come se non ne facessimo parte, nonostante gli sforzi del docente di turno; risultava difficoltoso ascoltare gli interventi dei compagni e ancora di più capire le spiegazioni/risposte dei professori, rimanendo così sempre più estranei alla lezione; era del tutto impossibile poi seguire quanto scritto alla lavagna, perdendo così ogni annessa spiegazione e/o possibilità di intervento.

Sentiamo forte il bisogno e l’importanza di continuare assiduamente a costruire la nostra formazione e il nostro futuro e vorremmo continuare a costruirlo tra i banchi di scuola, confrontandoci con i nostri compagni e guardando negli occhi i nostri professori. Ribadiamo che riteniamo la DaD un mezzo provvisorio che non vorremmo diventasse una soluzione permanente e siamo certi che la collaborazione tra studenti e amministrazione scolastica possa portare ad ottimi risultati. Il nostro istituto ha senz’altro spazi a sufficienza per accogliere in presenza, nel rispetto delle normative antiCovid, quantomeno la metà degli studenti iscritti. L’esempio più semplice è quello a noi più vicino : l’aula a noi assegnata -la biblioteca- consente agevolmente la contemporanea presenza dell’intero gruppo classe. La nostra proposta, pertanto, sarebbe quella di consentire ad intere classi di fare lezione in presenza, alternandosi con le altre a turnazioni settimanali; in questo modo si potrebbero superare gli squilibri che la DDI genera e come sopra illustrati”.

la dirigente scolastica del Flacco prof. Iolanda Giovidelli

“Carissimi studenti – scrive in risposta la Preside, da empre in prima linea per il rilancio dello storico liceo porticese – in risposta alla Vostra comunicazione del 1.02.2021 (PROT.1905 del 2.02,2021), si fa presente quanto segue: segnalazioni come qualla da voi inoltrata, perchè possano avere un riscontro ufficiale, occorre che siano firmate dai vostri genitori; appare quantomeno irrituale che degli studenti, sia pur con estremo garbo, avanzino proposte organizzative, visto che tale aspetto è competenza della Dirigente scolastica; l’ipotesi organizzativa descritta, vagliata da questa Dirigenza tra le altre possibili, non rispetterebbe appieno le disposizioni contenute nel DPCM del 14.01.2021, che impone la presenza in Istituto del 50% degli iscritti, visto che le aule in grado di contenere classi per intero nel rispetto delle misure aniti-Covid sono in numero inferiore a quello che permetterebbe i arrivare al totale del 50% della popolazione scolastica; l’attuale impianto organizzativo resta, pertanto, in vigore fino a nuove disposizioni da parte degli organi competenti”.

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