A Ercolano, bambini piccoli per comprare la droga e come copertura ai genitori tossici: le storie raccapriccianti venute fuori dalle indagini della Procura

Ercolano – I particolari delle indagini che hanno portato a smantellare le nuove piazze di spaccio nella città degli Scavi sono raccapriccianti. Impegnati a spacciare droga o a fare da copertura a genitori tossici, anche bambini piccoli e un neonato.

I fatti –  Un uomo si avvicinò al cancello dell’abitazione con un cane al guinzaglio e con un bambino che all’epoca aveva 4 anni. L’uomo consegnò una banconota attraverso il cancello e restò in attesa. Poi fece un cenno al bambino, invitandolo ad avvicinarsi all’inferriata di ingresso. Il piccolo si arrampicò sul cancello e, dopo aver preso la dose di stupefacente, la consegnò al padre che era dietro di lui che la prese e la mise in tasca, allontanandosi poi con il cane e il bimbo.

In un’altra occasione emerge l’utilizzo persino di un neonato. Era il 24 novembre del 2017, quando i carabinieri organizzarono un articolato servizio di osservazione nei pressi dell’abitazione di vico San Giulio. Nella stessa giornata cominciò la processione dei clienti. Uno di questi fu fermato per un controllo. Nel giro di un’ora uno degli indagati inviò un sms alla moglie che aveva fatto rientro a casa, perché la donna lo raggiungesse e portasse con sé anche il loro figlioletto di appena pochi mesi. Per gli inquirenti l’uomo utilizzava il neonato per evitare di destare sospetti nelle forze dell’ordine, durante le operazioni di trasporto della sostanza stupefacente, che si apprestavano ad acquistare.

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