PER UN UTILIZZO DAL BASSO – La protesta civile del Comitato Villa Tropeano per l’affido del bene alla collettività

Qualche settimana fa la Città Metropolitana di Napoli, proprietaria degli spazi dal 2004 ha inserito Villa Tropeano all’interno del piano di alienazione dei beni in proprio possesso. Diversi mesi fa per il rilancio e la “cessione” a bene comune della storica villa tra Cercola e Ponticelli è nato un Comitato, il Comitato Villa Tropeano appunto che vorrebbe donare ai territori l’immenso patrimonio della villa. In più occasioni con incontri e assemblee i militanti del comitato hanno tentato di stabilire un ponte coi vertici di Città Metropolitana di Napoli, affinchè si potesse trovare una soluzione allo stato in cui versa la villa e soprattutto affinchè questa fosse donata ai cittadini. Negli anni dal 2004 ad oggi Villa Tropeano, sarebbe dovuta diventare un istituto scolastico superiore, si parlava di un liceo, è stato abbandonato e mai recuperato.

Preso di mira da vandali e delinquenti, occupato da nomadi e senzatetto, oggi è in pessime condizioni e necessita di importanti lavori di messa in sicurezza. Altrettanta cura è necessaria per l’ampio spazio verde che circonda gli immobili. Ieri 50 persone si sono trovate davanti ai cancelli di villa Tropeano, a Ponticelli, periferia di Napoli: zona tristemente famosa come set delle scene peggiori della serie TV Gomorra, ma che accoglie anche alcuni dei più bei murales di Jorit. Tra arte e degrado, Ponticelli è il secondo quartiere di Napoli per densità abitativa e da sempre è stato il fulcro dell’attività culturale e politica dell’hinterland napoletano. . Qui, tantissimi giovani sono scesi in piazza per non vedersi sottrarre villa Tropeano, una villa settecentesca trasformata ad inizio ‘900 in un istituto di sperimentazione di medicina sociale, dove venivano accolte persone con disabilità. L’area metropolitana di Napoli (ex provincia) ha deciso di portare avanti le pratiche di vendita, nonostante le richieste dei cittadini e del comune di Napoli di iniziare a mettere in sicurezza la facciata e rendere fruibile alla popolazione l’enorme parco. Assieme al Comitato erano presenti gli operatori dello spettacolo napoletano tagliati fuori dal mondo del lavoro in questo periodo di pandemia e tanti cittadini comuni interessati all’utilizzo dal basso dell’immobile.  “Rivedere la decisione presa con una recente delibera del sindaco metropolitano e aprire un tavolo per discutere del destino della Villa”. Sono queste le richieste del comitato e delle persone intervenute nel corso dell’iniziativa in strada a Ponticelli su via Camillo De Meis.

I commenti sono chiusi, ma trackbacks e i pingback sono aperti.