6 AGOSTO 1863- 6 AGOSTO 2021: 158 ANNI DALLA STRAGE DI PIETRARSA. VENERDI’ SARA’ SCOPERTO IL MONUMENTO DEDICATO ALLE VITTIME DI QUELL’ECCIDIO

San Giorgio a Cremano – La storia e la memoria, per non dimenticare l’eccidio di Pietrarsa. Il 6 agosto ricorrerà il triste anniversario dell’eccidio di Pietrarsa. Una strage in cui, nel 1863, persero la vita alcuni operai dell’opificio ferroviario più importante d’Italia durante la prima lotta a difesa del lavoro.  La città di San Giorgio a Cremano ogni anno rende omaggio al sacrificio di questi lavoratori, tanto che nel 2015, il sindaco Giorgio Zinno decise di intitolare loro una strada.

Quest’anno, venerdì 6 agosto, proprio in via Martiri di Pietrarsa, sarà inaugurato un monumento dedicato alle vittime di questa strage, voluto dall’amministrazione, attraverso l’assessore Pietro De Martino.

Il monumento è stato ideato dall’architetto Umberto Ricciardi e ad inaugurarlo durante la cerimonia che intende celebrare la memoria di una delle stragi che segnarono profondamente la storia di quel periodo e delle generazioni successive, vi sarà anche il presidente Eav, Umberto De Gregorio il Prof. Vincenzo Gulì e l’associaizione PRO. TE. NEO.

“Attualmente l’unico monumento che ricorda quell’eccidio, si trova all’interno del Museo Ferroviario di Pietrarsa e per rendere omaggio ai caduti, nelle date del 1 maggio, Festa dei Lavoratori, e del 6 agosto, anniversario dell’eccidio, ci si poteva recare solo all’interno del museo.

Adesso invece sarà possibile celebrare queste ricorrenze anche in un luogo pubblico e senza alcuna costrizione e la nostra città potrà essere punto di riferimento, anche rispetto a questa possibilità – ha detto il primo cittadino Giorgio Zinno – intendiamo tenere viva la memoria di questa strage e il principio del diritto al lavoro che, a distanza di 158 anni, va ancora e sempre difeso in nome della dignità. Inoltre, con questa opera trasmetteremo alle future generazioni la conoscenza di quei fatti che caratterizzarono un periodo storico in cui, a seguito dell’annessione del Regno delle Due Sicilie al Regno d’Italia, il Sud fu depredato di ricchezza, arte, cultura e diritti, non senza il sacrificio di tante vite umane.

 

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