CRISI DI GOVERNO A POLLENA TROCCHIA – Interviene il capo gruppo di maggioranza Giovanni Canfora: “Non concordo la scelta di astenzione di Pinto, Andolfi, Cianniello e Romano, nè nella forma nè nella sostanza. Subito un chiarimento”

Pollena Trocchia – Nessuno parla di crisi di governo cittadino anche se di fatto l’astensione da parte di quattro consiglieri di maggioranza dalla votazione del Documento unico programmatico e del Bilancio dell’ente è una crisi eccome. L’ex sindaco Francesco Pinto, dopo il flop alle ultime elezioni regionali dove era candidato con la Lega di Salvini, Arturo Cianniello, Lucia Andolfi e Margherita Romano, hanno attraverso un pec inviata poco prima dell’ultimo consiglio comunale informato della loro volontà di astenersi dalla votazione dei due importanti documenti su cui si basa l’azione amministrativa di un Ente. Di fatto Pinto (che sembrerebbe essersi risentito soprattutto del fatto di non essere stato sostenuto dai suoi colleghi di maggioranza alla corsa per le regionali, raccogliendo a Pollena Trocchia meno dei voti che da solo, senza competitor, aveva ottenuto alle ultime elezioni amministrative) e company hanno titolato la loro pec “Comunicazione politica e indirizzo di voto”. Da ambienti molto legati all’ex sindaco passato con la Lega di Salvini, sembrerebbe ci sia la volontà della prossima costituzione di un altro gruppo consiliare, che si curamente non passerà all’opposizione perché l’ex sindaco sarebbe chiamato a dimettersi dal ruolo di presidente del consiglio comunale, oggi unico ruolo istituzionale ricoperto dopo una carriera politica che sembrava fino a qualche tempo fa tra le più brillanti, poi finita in declino. Dopo la dichiarazione di voto, il primo cittadino di Pollena Trocchia Carlo Esposito ha inviato una comunicazione ai quattro dissidenti e ha rilasciato dichiarazioni al nostro giornale da cui si evince il suo rammarico, per una scelta che non comprende. Sull’argomento abbiamo chiesto di intervenire al capo gruppo Giovanni Canfora.

Dottore, c’è o non c’è una crisi di governo cittadino? Rispetto alla legittima presa di posizione dei quattro consiglieri, esprimo il mio dissenso come capo grupoo consiliare e come consigliere comunale, nella forma e nella sostanza della loro comunicazione e delle loro motivazioni addotte. Nella forma perché non si può inviare una pec mezz’ora prima del consiglio comunale per informare di una comunicazione di così alta importanza. Nella sostanza, perché i consiglieri Pinto, Cianniello, Andolfi e Romano, sapevano bene che tutti gli atti relativi al Bilancio e al documento programmatico erano depositati al comune. Non li hanno visti, perché evidentemente non li hanno cercati, nonostante sapevano bene dove fossero. Sono deluso anche sul piano personale per quanto riguarda il ruolo di capo gruppo in consiglio, il capo gruppo infatti è l’asse di raccordo tra gli esponenti del consiglio comunale e il gruppo politico che l’ha nominato, nel mio caso la lista Insieme per costruire. Neanche in occasione dell’ultimo incontro dell’Ufficio di Presidenza e dei Capigruppo del 22 ottobre, cui parteciparono oltre il sottoscritto, i Consiglieri Pinto, Andolfi e Cianniello, nessuna problematica di quelle che poi hanno motivato l’astensione, fu sottoposta al Capogruppo”. Anche Canfora non parla di crisi, ma tutti in città sanno della velata volontà da parte dei disseidenti che nel frattempo hanno perso per strada due pezzi da novanta della politica cittadina e della governance targata Esposito quali i medici Salvatore Auriemma e Pasquale Busiello he non hanno seguito Pinto in questa scelta frondista. Dottore, da capogruppo quali saranno le azioni che perseguirà a riguardo, se non chiama crisi questa? “Per come si sono svolti i fatti, che con l’evidenziato comportamento è stato praticamente impedito al sottoscritto Capogruppo l’esercizio del proprio ruolo istituzionale e, perciò, non riesco a capire se ciò rappresenti, per i più volte menzionati Consiglieri astenuti, il disconoscimento di tale ruolo e, dunque, il venir meno delle funzioni del sottoscritto. In breve ho chiesto che un chiarimento preciso, indiscutibile, trasparente, inequivocabile, fosse sviluppato nel Gruppo Consiliare per riaffermare la funzione del sottoscritto quale Capogruppo della lista Insieme per costruire”. Canfora ci riesce a non essere diplomatico? “Personalmente ritengo che il confronto ed il dibattito sia il motore che alimenta l’azione politica di chi, come il sottoscritto, è chiamato ad amministrare la cosa pubblica nell’interesse esclusivo degli elettori che conferiscono il mandato di rappresentanza. L’assolutismo, l’onnipotenza, la perfezione, non appartiene al mio mondo.  Ben vengano, e ci sono state, le discussioni, i confronti, il dibattito realizzato nell’interesse esclusivo della comunità da cui siamo stati chiamati ad amministrare la cosa pubblica, quando esso sia reale, costruttivo, indirizzato a quell’interesse finale e si muova nell’ambito delle linee programmatiche proposte nel momento in cui abbiamo chiesto la fiducia alla popolazione. Purtroppo, credo che con l’atteggiamento e con il modus operandi assunto dai consiglieri astenuti, è stato impedito proprio quel confronto a cui essi stesi si riferiscono e ciò rappresenta da solo una sconfitta della politica con il prevalere del politico. L’astensione, sempre secondo il mio modestissimo parere, è la negazione assoluta del rispetto del mandato per cui siamo stati eletti Consiglieri. Non è né bianco né nero anzi non è nulla. Volendo concludere? “Sono in sintonia con quanto auspicato dal Sindaco in merito alla condivisione quanto più ampia possibile fondata sulla partecipazione di tutti nel tentativo di realizzare gli obiettivi fissati nel programma elettorale e nel rispetto degli elettori che per quel programma hanno manifestato la fiducia nei nostri confronti e perciò ci hanno conferito il mandato.  Ma ritengo altrettanto opportuno e necessario un confronto affinché si sappia se quegli obiettivi sono confermati oppure è cambiato la visione rispetto alla quale ci si vuole muovere e programmare l’attività amministrativa. Il tutto per rispetto, chiarezza, trasparenza nei confronti della comunità di Pollena Trocchia”. A breve potrebbe tenersi questo incontro chiarificatore richiesto anche dal capo gruppo di maggioranza Giovanni Canfora. Intanto gli assessori che compongono la giunta Esposito non sono rimasti impermeabili alla decisione di astensione che di fatto boccia il loro operato sia nella redazione del Dup che in quella del bilancio comunale. Se non è crisi questa?

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