Un noto ristoratore di Castellammare agli arresti perché accusato di essere un killer
I militari del gruppo carabinieri di Torre Annunziata hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Napoli, su richiesta della procura della repubblica di Napoli direzione distrettuale antimafia, nei confronti di due persone ritenute gravemente indiziate di concorso nell’omicidio di Paolino Carmine (avvenuto a Castellammare di Stabia il 01.03.2005), aggravato dalla premeditazione e dall’aver commesso il reato con la finalità di agevolare l’organizzazione camorristica denominata “clan D’Alessandro”, operante nel territorio di Castellammare di Stabia.
Il provvedimento scaturisce in seguito a plurimi riscontri investigativi alle convergenti dichiarazioni accusatorie di due collaboratori di giustizia, da cui sarebbero emersi:
Il presunto coinvolgimento dei due destinatari del provvedimento cautelare quali esecutori materiali dell’omicidio, in quanto avrebbero attirato con una scusa la vittima all’interno di un’autovettura per poi ucciderla con due colpi di pistola alla testa, abbandonandone il cadavere in strada, la presunta finalità mafiosa dell’azione criminale, volta ad affermare il potere del clan D’Alessandro sul territorio.
Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.
Il suo passato di killer, di camorrista e figlio di boss ucciso è tornato prepotentemente alla ribalta oggi dopo 18 anni. Luciano Verdoliva, 46 anni, un curriculum criminale di tutto rispetto si era trasformato in un ristoratore di successo.
E’ lui secondo le accuse di un pentito il killer di Carmine Paolino ucciso nel marzo del 2005 a Scanzano, regno del clan D’Alessandro. L’altro è Antonio Occidente, 50 anni già in carcere da tempo.
I commenti sono chiusi, ma trackbacks e i pingback sono aperti.