San Giorgio a Cremano – “Ali bruciate” è il libro di Danilo Maglio, neodiciottenne diplomato al Flacco

Si chiama “Ali bruciate” ed è il primo libro di poesie “fresche” – come lui le definisce –  di Danilo Maglio, diciottenne di S.Giorgio a Cremano, diplomato quest’estate al Quinto Orazio Flacco di Portici. Il libro è stato pubblicato dalla casa editrice MR editori, e l’illustrazione in copertina è disegnata da Paolo De Luca, anch’egli ex studente del Flacco, tuttora impegnato all’Accademia di Belle Arti. È una raccolta di 65 poesie ed ognuna tratta di elementi quotidiani per giovani e adulti: dall’amore alla solitudine, dall’amicizia alla morte.

Chi non ha mai pensato alla sottile differenza tra amicizia e amore? L’amore è solo un bacio della propria amata o anche un abbraccio di un amico?” – nel libro sono racchiusi pensieri, dubbi, constatazioni per cui ogni persona vorrebbe trovare risposta.

La particolarità è nelle parentesi” – spiega. Sotto ad ogni titolo è presente una parentesi che contiene una dedica a chiunque se ne voglia immedesimare, direttamente o indirettamente.

È chiaro, io ho scritto guardando ciò che c’è attorno a me, focalizzandomi sul mio modo di percepire il mondo. Il mio non voler rendere queste dediche esplicite, però, fa sì che ognuno possa rivedere sé stesso nelle mie parole e che trovi il suo filo rosso narrativo, sulla base delle proprie esperienze personali. Il lettore deve rendersi protagonista della mia poesia.” – una poesia particolare, quella di Danilo, non solo dal punto di vista dei contenuti. “Il titolo sembra apparentemente discostare al resto della poesia, ma per me è da lì che inizia. Se un titolo è ‘bicchiere’, il lettore comincia ad immaginare quel bicchiere fino a collegarlo con il resto della poesia.” – continua.

Anche la grafica è particolare. Il foglio bianco e gli spazi vuoti fanno parte della poesia stessa, e a volte si presentano cose strambe: una parola spostata sulla destra del foglio o alcune lettere maiuscole per evidenziare la differenza tra due personalità.” – è il bello della sua scrittura, che lui definisce Neo-ermetica. “Non ha punteggiatura, vado a capo quando ne sento il bisogno.”

La particolarità di “Ali bruciate” è anche nel formato, rigorosamente tascabile. “Questo espediente ci permette di considerare la poesia come qualcosa di fresco, da poter portare sempre con noi. Si mette in borsa e si può leggere nelle pause studio o nel treno mentre si torna a casa. È una vera e propria compagna di vita.

È una rivalsa, questa” – conclude Danilo. “È stata scritta principalmente per tutti i ragazzi che oggi vedono la lettura con il musone e che preferiscono altri tipi di svago. Scrivere ed essere capiti a quest’età è difficile, perché ti rendi conto di quanto tu sia solo contro il mondo e di quanto bisogno tu abbia di sentirti libero, di volare.

Ilaria Guardasole

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