Presidenza Parco Vesuvio, tra autocandidature e silenzi strategici, si consuma il totonomine

Percorso pedonale sul cono del Vesuvio
Trampolino di lancio per alcuni, dirittura di arrivo per molti. L’ ente Parco Nazionale del Vesuvio è sempre più ambito per i politici (e non solo) di casa nostra. E se di vere  e proprie candidature ai vertici dell’Ente nato con l’ ingegno e la maestria di Amilcare Troiano (poi passato alla guida, sempre con successo dell’ ente Parco Nazionale del Cilento) passato per le mani (di successi e di lancio non se ne son visti troppi per la verità) del Prof. Ugo Leone, non ce ne sono tranne che quella di Giovanni Marino, imprenditore agricolo locale, la Presidenza dell’ ente rimbalza di nome in nome. Prima il sindaco di San Sebastiano al Vesuvio, Pino Capasso, non spinto abbastanza pare dai vertici del suo partito (il Pd) , oggi quello del sindaco di Massa di Somma Antonio Zeno, pare più volte pubblicamente non dispiaciuto qualora il partito proponesse il suo nome. ” In neo ministro dell’ Ambiente dovrebbe nominare sia il Presidente del Parco Nazionale del Vesuvio che quello del Cilento e Vallo di Diano come sollecitato anche da Feder Parchi di recente. La nomina dei presidenti dei Parchi è una nomina politica concertata tra governo nazionale e governo regionale ed evidentemente non c’è ancora accordo tra i partiti e soprattutto nei partiti. E’ innegabile che in questa fase politica l’ orientamento del Pd sia determinante. Mi auguro che le forze politiche non restino insensibili ad una così chiara espressione di sostegno alla mia candidatura da parte di ambientalisti, associazioni culturali, operatori del commercio e del turismo, agricoltori, cittadini”. Di parere diverso il primo cittadino Antonio Zeno dichiarando che la situazione attuale sulla nomina del Presidente è in stan-by almeno fino al 25 Maggio, data delle elezioni Europee. ” Tutto quello che si sente è fantascienza, queste piccole pressioni localistiche non arrivano neanche sul tavolo del Ministro realmente – afferma il sindaco Zeno, tra quanti (a fine mandato e non rieleggibile) non disdegnerebbe una sua possibile candidatura ai vertici del Parco Vesuvio- So che esiste, ma non sono dell’ idea che chi vuole amministrare la Cosa Pubblica deve aver dato dimostrazione di saperlo fare, deve aver fatto quantomeno il Consigliere Comunale, il che è ben diverso dall’ amministrare un’azienda privata. Ognuno deve poter dimostrare nel tempo le sue Best-practices” conclude Antonio Zeno

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