Periodo di profonde tensioni nella politica porticese. Il rimpasto della giunta Marrone ha provocato dei malumori in alcune forze politiche in seno alla maggioranza. Nell’ultima assise, il consigliere Olivieri, in quota Udc, si è scagliato contro il sindaco accusandolo di non essere stati consultati in qualità di costola rilevante al sostegno della maggioranza. L’essere stati relegati ai margini della coalizione dopo la nuova configurazione, ha contrariato particolarmente il consigliere; il quale, nel corso del duro intervento, ha fatto presente anche le sue perplessità circa il cambiamento di cui il sindaco aveva fatto un bastione della campagna elettorale.

Alcuni consiglieri di opposizione hanno chiesto al primo cittadino il motivo del riassetto della Giunta: c’è chi, come il consigliere Iacone, ha parlato di “defenestramento e fallimento politico e programmatico”. Il numero uno di Palazzo Campitelli ha provato a smontare l’accusa di “essere sotto scacco delle forze politiche“, sostenendo che “tutto è avvenuto nella massima trasparenza e condivisione“, cogliendo l’occasione per ringraziare gli assessori uscenti, e augurando buon lavoro ai nuovi. C’è stato, infine, chi ha ribadito che la nomina di una giunta non prevede l’approvazione delle forze d’opposizione.

Il dibattito, dunque, è stato prevalentemente politico, con l’opposizione che gridava la fragilità di un’amministrazione che, da par suo, è convinta di avere, non solo i numeri dalla propria parte, ma anche un mandato elettorale da rispettare. Il quadro è un po’ cambiato negli ultimi tempi perché, oltre a Della Pia, passato ufficialmente tra i banchi dell’opposizione, proprio da quest’ultimo versante sono arrivate parole dure nei confronti di Fimiani per le sue virate politiche. C’è un po’ di maretta nel territorio vesuviano, il dibattito verte sull’equilibrio politico in un tempo di transumanze, gente che va e gente che viene…

Maurizio Longhi