Portici. Politica “al veleno”: “L’ex” Fimiani accusa Nicola Marrone e la sua maggioranza.

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Dopo appena una settimana dall’ufficialità del suo passaggio all’opposizione (leggi qui–> Portici. “Non mi sento traditore, ma tradito”: il consigliere Fimiani passa ufficialmente…), con un manifesto pubblico dai toni forti, il consigliere Alessandro Fimiani, eletto alle ultime amministrative tra le fila della lista civica “GO!“, ha esternato all’intera cittadina porticese il perché della sua decisione di abbandonare la maggioranza del Sindaco Nicola Marrone.

ME NE VADO PERCHE‘ “. Sono parole dure quelle che si leggono sul manifesto firmato da Alessandro Fimiani, e affisso su diversi muri della città, in cui, a distanza di un anno dal giugno 2013 ( che ha sancito la vittoria alle ultime elezioni amministrative della coalizione capeggiata dal magistrato Nicola Marrone), vengono riproposti i dieci obiettivi che la nuova amministrazione avrebbe voluto raggiungere.

Dieci punti programmatici, che, però, a detta del giovane consigliere, sarebbero stati evasi dall’attuale maggioranza di governo cittadina, e a cui corrisponderebbero, dunque, altrettante bugie: “Ci credevo, e tanto,- ha detto Alessandro Fimiani- ma è arrivato il momento di dire perchè sono andato via dalla maggioranza. È una questione di coerenza verso i miei elettori e verso tutta la città. In un anno sono state dette solo bugie, il cambiamento è stato in peggio. Mi oppongo alla politica dello sfascio di Portici, mettendoci la faccia. Portici non merita tutto questo. Le bugie hanno le gambe corte e vita breve“.

I DIECI PUNTI PROGRAMMATICI. Alessandro Fimiani ha dunque elencato i motivi che lo hanno spinto ad abbandonare la “barca marroniana”: a finire nel vortice del “j’accuse” del consigliere “il mancato recupero e sviluppo del Centro Storico“; la “totale assenza dei controlli al Granatello“; il “mancato taglio dei costi della politica” (a cui corrisponderebbe paradossalmente  “l’assunzione di quattro nuovi dipendenti al Comune, e l’aumento della tassazione“); la “rovina dello Stadio San Ciro“; la “mancata revisione dei progetti di corso Garibaldi e di piazza San Ciro“; “l’aumento dei ripetitori telefonici“, a discapito della promessa di “potenziamento del monitoraggio dell’elettrosmog“; la “mancata immediata apertura Psaut, posto di pronto soccorso“; “la chiusura della stazione delle Ferrovie dello Stato e il taglio alle corse dei mezzi pubblici”; i problemi di viabilità consistenti nel “taglio ai posti gratuiti, e all’aumento del traffico in centro”; e infine “il mai avvenuto completamento della passeggiata a mare, con i “lavori ancora da appaltare“.

UN’OPPOSIZIONE ANNUNCIATA. Risultato come primo eletto tra le fila della lista Go!, la “civica giovanile” a supporto della coalizione, poi vincente, di Nicola Marrone, Alessandro Fimiani si era mostrato già qualche mese fa in contrasto con la politica dell’ex giudice. Dopo esser passato al Gruppo Misto nel mese di Marzo, e aver più volte chiesto un rimpasto di giunta, non dettato dalla volontà di occupare una poltrona, ma da quella di dare un’accelerazione politica alla maggioranza di governo cittadino“, soltanto dopo il suo voto favorevole in consiglio comunale alla stabilizzazione degli LSU, il giovane consigliere ha ufficialmente deciso di interrompere il suo percorso politico con la forza politica marroniana: “La mia sarà un’opposizione costruttiva, e non strumentale.- ha voluto ribadire una settimana fa ai nostri taccuini il giovane consigliere- Resta fermo il mio impegno da consigliere comunale. Continuerò a lavorare con dedizione e impegno per il bene dei miei elettori e non“.

Dario Striano

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