Portici. L’Amministrazione rinuncia ad un maxi finanziamento. L’Assessora Scarano: “Una scelta etica”

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L’Amministrazione comunale Porticese ha rifiutato la possibilità di finanziamento di oltre 550 mila euro da parte del Ministero dell’Interno, da stanziare per la realizzazione di progetti di accoglienza e protezione per i richiedenti asilo e i rifugiati di guerra.

Dopo aver presentato al Ministero degli interni la domanda di contributo al FNPSA (Fondo Nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo), per l’attuazione di progetti di accoglienza da parte degli enti locali in seno al Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR) per il triennio 2014-2016, l’Amministrazione comunale, il 27 Gennaio, ha deciso di rinunciare al progetto per la presenza di un vizio di procedura all’interno della domanda.

L’improvvisa rinuncia a tale finanziamento ha scatenato lo sconcerto dell’associazione “Arcipelago della Solidarietà”, inizialmente designata dal Comune di Portici come ente attuatore dell’iniziativa. In una lettera scritta dalla stessa associazione, e pubblicata dal sito del Movimento 5 Stelle di Portici, si evince la delusione per l’inaspettato dietrofront: “La conseguenza della rinuncia sarebbe il mancato finanziamento da parte del ministero di 190 mila euro per 3 anni (ovvero 570 mila euro in totale); con danno evidente per il territorio e per le attività commerciali della zona, poiché buona parte dei fondi sono destinati ad essere spesi localmente per l’acquisto di prodotti alimentari, di abbigliamento, sanitari, arredi, etc. Ulteriore danno sarebbe poi la mancata assunzione per le attività del progetto (tre anni minimo) di almeno 9 persone tra esperti ed operatori, di cui solo 4 espressi dalla nostra associazione, gli altri da individuare sul territorio di Portici. Senza contare, cosa ben più grave, la mancata disponibilità di accoglienza per decine di persone disperate, richiedenti asilo e protezione umanitaria, che aspettano di lasciare i centri di prima accoglienza oramai stracolmi, e cominciare un percorso di integrazione vero. In un simile comportamento ravvisiamo una profonda superficialità, e una mancata volontà di risolvere pretestuosi problemi formali”.

Nonostante il Comune di Portici fosse ben posizionato in graduatoria (risulta 82° su 367 progetti finanziati) per accedere al finanziamento dei fondi del Ministero, è del tutto sfumata la possibilità di realizzazione di questa progettazione. A spiegarci i motivi della rinuncia l’Assessore Stefania Scarano (SeL), delegata dal Sindaco Nicola Marrone per il progetto: “Dopo aver accettato di presentare domanda di contributo al fondo FNPSA designando l’associazione “L’Arcipelago della Solidarietà” come soggetto attuatore , e aver firmato in fretta e furia le carte (per evitare di far perdere al Comune di Portici l’opportunità di accedere a così importanti fondi), mi sono accorta della presenza di un vizio di procedura all’interno della domanda. La sede inizialmente assegnata al progetto risulta, infatti, attualmente inagibile. Dunque, due giorni prima l’uscita delle graduatorie, ho così deciso, appellandomi al principio dell’Autotutela, di inviare una comunicazione al ministero, informandolo del dietrofront dell’amministrazione porticese. Un dietrofront indispensabile, dettato anche da altri motivi altrettanto importanti: perché favorire una sola associazione e precludere alle altre del territorio (che si occupano di protezione e tutela dei rifugiati e richiedenti asilo) la possibilità di partecipare a questo progetto?! Affidare un progetto da cifre così elevate senza alcun bando di gara sarebbe stato contrario agli  ideali di Etica e Partecipazione, da sempre nostri cavalli di battaglia. Ecco i perchè della rinuncia. Il progetto non si farà nonostante le provocazioni e il pressing, anche politico, messo in atto dall’associazione”.

Dario Striano

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