Portici. ‘Acqua bene comune universale’: maggioranza e opposizione all’unanimità impegnano la Giunta ad aderire al ricorso contro la Gori.

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A Portici, maggioranza e opposizione unite contro le “bollette pazze” della Gori.

Inserire nello Statuto comunale “l’acqua è un bene comune universale”, dando attuazione alla precedente delibera n. 13 del 29 novembre 2011 del Consiglio comunale, è infatti uno dei punti contenuti nell’odine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio comunale, riunitosi ieri mattina nell’aula di via Campitelli. L’assemblea cittadina ha dunque impegnato il Sindaco Nicola Marrone e la sua Giunta a mettere in atto ogni idonea iniziativa per affermare il principio dell’acqua come bene comune. Nel provvedimento appena varato si chiede anche di aderire alla ‘Carta dell’Acqua degli Enti locali e dei cittadini’ e aderire alla ‘Rete dei Sindaci’ partecipando al prossimo incontro, convocato il 5 Novembre a Castellammare di Stabia.

L’agitazione prodotta in questi giorni dalla vicenda delle bollette, per le partite pregresse Gori, induce a porsi degli interrogativi sulla gestione dell’acqua. A tal proposito il Consiglio ha impegnato la Giunta anche a partecipare al ricorso al Consiglio di Stato, o aderire ‘ad adiuvandum’ al ricorso già proposto dal comune di Roccapiemonte. Ma non solo. Si chiede anche di far partecipare ai tavoli tecnici rappresentanti dei cittadini ‘qualificati’, ad esempio coloro che hanno firmato i ricorsi al Tar contro la Gori; inoltre viene chiesta l’adozione di una delibera ‘antidistacco’ per difendere il diritto all’acqua, e tutelare la salute pubblica, come già fatto da altri comuni. Infine, si chiede anche la reintroduzione di punti d’acqua nei luoghi pubblici, per contrastare il consumo  in bottiglia considerato deleterio per l’ambiente.

Nonostante l’unanimità nella votazione, non sono mancati scampoli di polemica durante l’ultimo Consiglio comunale. Il consigliere d’opposizione, Giovanni Iacone, ha voluto sottolineare che compito della buona politica cittadina “sarebbe quello di prevenire certe battaglie”. Alle parole dell’ex candidato a sindaco del PD alle ultime amministrative hanno controbattuto i consiglieri d’opposizione, Mauro Mazzone (Go!) e Aniello Risi (SeL): “Sono contento per l’accordo raggiunto quest’oggi in sintonia con l’opposizione– ha detto Aniello Risiperchè viene finalmente incontro alle esigenze dei cittadini. Tuttavia voglio far sapere al Dottor Iacone che la politica aveva già cercato di prevenire questa situazione nel 2008, quando gli allora consiglieri comunali Michele Vanacore, Ciro Nocerino e Franco Santomartino, il giorno 11 Gennaio, presentarono al consiglio comunale una mozione sul “riconoscimento dell’acqua potabile come bene comune e patrimonio dell’umanità” e sull’ accesso all’acqua potabile come un diritto fondamentale degno di protezione giuridica. La mozione, però, fu respinta con 11 voti favorevoli, e 12 contrari. Tra questi ultimi, molti esponenti del Partito Democratico locale di allora e di oggi“.

La battaglia appena conclusasi in consiglio comunale– ha concluso Mauro Mazzonerappresenta una vittoria che non ha colori politici. Una vittoria, dunque, dei cittadini. Tuttavia, è doveroso sottolineare che soltanto alcune forze politiche hanno mostrato una certa sensibilità nella difesa dei beni comuni. Il Partito Democratico, ad esempio, sia a livello nazionale, che a livello locale, non ha aderito alla raccolta firme referendaria sull’acqua pubblica. Il PD si è dunque lasciato scavalcare persino dai suoi giovani: i tanti membri dei GD (Giovani Democratici) che invece hanno combattuto per la causa dell’ Acqua Bene Comune“.

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