OMICIDIO MELANIA REA – Dopo le dichiarazioni choc a Chi l’ha visto, il tribunale di sorveglianza sospende tutti i permessi premio a Salvatore Parolisi

Somma Vesuviana – Il primo giorno di premio dal carcere di Bollate è stato anche forse l’ultimo. Sì perché dopo le dichiarazioni rilasciate a Chi l’ha visto, per Salvatore Parolisi, condannato a vent’anni per l’omicidio della moglie Melania Rea, il rubinetto dei permessi premio si è chiuso. “Da uomo, da militare, da padre soprattutto, tu mi devi dare l’ergastolo, mi butti la chiave e non mi fai uscire più, se dici che io ho fatto una cosa del genere, e me lo provi, però. Perché non me lo hanno mai provato”. Parole con cui, secondo i magistrati, l’uomo ha dimostrato di “non aver compreso il significato della condanna” svalutando il processo, il percorso di reinserimento e la figura della donna. per i permessi e la libertà concessa all’uomo.

Dunque, dopo il primo giorno di uscita per permesso premio dal carcere di Bollate, nel Milanese, il tribunale di Sorveglianza di Milano ha revocato tutti i 15 permessi già concessi a Parolisi fino ad ottobre. Come riportato dall’ANSA, secondo il magistrato di Sorveglianza di Milano Rosanna Calzolari, dicendo di essere stato condannato a vent’anni perché non c’erano prove, criticando la sentenza, parlando di moglie e amante e facendo una serie di osservazioni, ha dimostrato di non aver “compreso il significato e la valenza” dei permessi premio che sono parte di “un percorso di reinserimento e riabilitazione sociale graduale e concreto”. Lo scorso 12 aprile, dopo 12 anni di carcere, il tribunale di sorveglianza aveva concesso all’ex militare la possibilità di uscire dal carcere una volta a settimana fino a ottobre. Ma “la gravità delle esternazioni e l’assenza di consapevolezza” ha fatto revocare i permessi per “stimolare una approfondita riflessione”.

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