Matteo Lorito, rettore della Federico II, invita Geolier a parlare all’Università: “simbolo del talento del Sud”

Geolier parlerà agli studenti della Federico II. È quanto rivela il rettore dell’Ateneo, Matteo Lorito, in un’intervista a Fanpage. Emanuele, reduce del grandissimo successo di Sanremo, dove si è classificato secondo, sarà invitato per dialogare con gli studenti in quanto: “talento napoletano, simbolo della grande creatività di Napoli“. Appena tornato dalla città dei fiori,Geolier ha ricevuto una targa dal sindaco Manfredi n quanto “espressione della cultura napoletana“. Adesso, arriva un ulteriore riconoscimento per il giovane artista di Secondigliano che, nel corso dell’avventura sanremese, si è distinto anche per umiltà ed educazione. Non si tratta del primo rappresentante seguito dai più giovani che l’Università – che quest’anno celebra gli 800 anni dalla sua fondazione sceglie per dialogare con gli studenti. Prima di lui, ad esempio, l’attore Salvatore Esposito (Genny Savastano in Gomorra), l’ex miss Italia Zeudi Di Palma, i The Jackal, l’allenatore del terzo scudetto, Luciano Spalletti e così via. Tutte figure che, per un motivo o per un altro, rappresentano e raccontano Napoli e, soprattutto, hanno una forte connessione con i giovani del territorio. Un territorio che è fatto anche di periferie: “Abbiamo inaugurato un percorso per promuovere la presenza dell’Università nelle periferie. Abbiamo aperto sedi accademiche a Scampia e San Giovanni a Teduccio“, ha detto Lorito.

Intervistato da Fanpage.it, il rettore dell’ateneo federiciano Matteo Lorito ha motivato la sua scelta di invitare il rapper di Secondigliano all’Università: “Stiamo cercando di rafforzare la connessione tra il mondo accademico e i giovani del territorio. Noi abbiamo circa 40mila studenti esentati dal pagamento delle tasse e molti di questi provengono da quartieri o comuni periferici. Geolier, in questo percorso, rappresenta l’esempio di un giovane che, pienamente consapevole delle difficoltà di oggi, grazie al lavoro, alla sensibilità artistica e al talento ha raggiunto risultati importanti“, ha detto.

Che temi tratterà il suo intervento? “Abbiamo pensato ad un incontro con gli studenti per raccontare la sua storia. Noi abbiamo anche una radio di ateneo, che è un laboratorio frequentato dagli iscritti di tutte le facoltà, che fa tante attività. Le occasioni, di certo, non mancano, compatibilmente con i suoi impegni. Possiamo assicurargli che avrà l’affetto e il riconoscimento dell’Ateneo che lavora per tirar fuori la bellezza e la creatività dai giovani napoletani, come ha fatto lui“, conclude il Rettore.

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