Lungomare di Portici: il Comune rientra in possesso dell’area.

img-20150624-wa0009RICONSEGNA DELLE AREE. Il Comune di Portici rientra in possesso del Lungomare. La ditta Nuova Tirrenia Marrone srl, incaricata, fino allo stop ai cantieri di Maggio 2015, di eseguire i lavori per la riqualificazione della passeggiata a mare di Portici, ha riconsegnato l’area all’Amministrazione comunale. Entro 10 giorni dovranno collimare le contabilità dell’Amministrazione e della ditta per i lavori di pulizia effettuati fino a prima dell’Estate. Lavori di pulizia stimati, per l’azienda edile, intorno ad 1,5 milioni di euro; al di sotto dei 500 mila euro, invece, per il Comune.

LA PREOCCUPAZIONE DE “I VERDI”. Durante la commissione Assetti del Territorio di Giovedì 8 Ottobre, il consigliere Franco Santomartino, leader dei Verdi, ha espresso alcune preoccupazioni sulla copertura finanziaria dei lavori: “Se non possiamo accedere ai finanziamenti europei, dovrà coprire l’Amministrazione la contabilità della Nuova Tirrenia con un debito fuori bilancio?! – ha detto il consigliere comunale – Corriamo il rischio di esporre un Comune già al limite del dissesto ad un danno erariale non indifferente”.

IL PD TUONA CONTRO IL SINDACO MARRONE. Ai dubbi del partito col sole che ride si sono aggiunte le critiche del PD: “Da una parte le pesanti dichiarazioni, riportate dalla stampa, del Presidente De Luca che ha annunciato che i lavori del waterfront non vedranno luce entro il 31/12 con conseguente perdita dei finanziamenti europei connessi; – ha detto il segretario Amedeo Cortese – dall’altra, il silenzio assordante degli amministratori locali, Marrone in testa che,  consapevoli del loro fallimento, fanno adesso i conti con una politica di promesse ed annunci che ha privato Portici di una straordinaria possibilità di sviluppo. Le responsabilità, quindi, del fallimento sono ben precise ed è giusto ricordarne le tappe:  è stato il Sindaco  Marrone a decidere di optare per la misura cosiddetta dell’Accelerazione della spesa che poneva un preciso ed inderogabile vincolo temporale per la fine dei lavori ( il 31/12/2015). Lo ha fatto in piena coscienza assumendosene tutte le responsabilità connesse. Tempestivamente, ed  in tutte le sedi, abbiamo  denunciato come questa opzione fosse fortemente rischiosa. Poi abbiamo assistito al valzer delle aggiudicazioni dei lavori: un’amministrazione che  prima aggiudica i lavori e poi li sospende avendo accertato solo a posteriori l’inesistenza di alcuni requisiti è incapace sotto il profilo politico ed amministrativo. Ma c’è anche una responsabilità “etica” del Sindaco e dei suoi amministratori : quella di aver mentito alla Città. In più occasioni Marrone aveva garantito la ripartenza dei lavori nel breve volgere di giorni  e si era detto certo che i lavori, ripresi, si sarebbero conclusi in tempo. Ricordiamo l’assemblea pubblica di inizio Luglio in cui affermava che i lavori del waterfront sarebbero “ripresi in pochi giorni” e che si sarebbero, nel frattempo, attese le pronunce degli organi della giustizia amministrativa. Poi qualche settimana fa, prima che il Tar si potesse pronunciare, un nuovo affidamento, ad una terza ditta, sulla quale sono comunque sorte forti polemiche circa il suo operato nel passato. La realtà di oggi ci dice che i lavori sono fermi da 5 mesi e che l’opera non vedrà la luce entro il 31/12. Esattamente l’opposto di quello che Marrone aveva solennemente promesso alla Città”.

Il segretario del Partito Democratico, Amedeo Cortese, ha anche annunciato un incontro, da tenersi a breve con i vertici regionali, per individuare soluzioni ai fini di salvare il progetto waterfront a partire dalla prossima programmazione dei Fondi Europei.

LA MAGGIORANZA E’ FIDUCIOSA. Nonostante le critiche, la Maggioranza di Nicola Marrone si è detta però fiduciosa sulla buona riuscita del restyling della passeggiata a mare porticese. In Commissione Assetti del Territorio di Giovedì 8 Ottobre, il consigliere Michelangelo Gherardelli ha ribadito che, più volte, in sede istituzionale, il presidente De Luca ha annunciato il rifinanziamento per le opere al di sopra dei 5 milioni di euro: “E’ necessario mettersi in lizza per non perdere il finanziamento. – ha detto il capogruppo di Un Progetto per PorticiTutte le opere con contratti al di sopra dei 5 milioni di euro verranno rifinanziate, altrimenti tutti i comuni campani rientranti nel programma PIUEuropa rischierebbero il dissesto. Questo ci è stato detto non solo da De Luca ultimamente, ma anche dall’europarlamentare Cozzolino prima delle elezioni regionali“.

A testimonianza di quanto espresso dal consigliere Gherardelli durante la commissione consiliare, ci sarebbe la richiesta, da parte della Regione Campania, di avere dal Comune di Portici tutta le documentazioni relative ai progetti europei al di sopra dei 5 milioni di euro.

WATERFRONT: TUTTE LE TAPPE DI UNA COMPLESSA VICENDA. Nel frattempo, il 24 Settembre, la commissione di gara per il progetto del waterfront, presieduta dall’Arch. Mariateresa Giammetti, dirigente responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune, dopo essersi riunita per una verifica degli atti, ha assegnato al Consorzio Cooperative Costruzioni di Bologna, arrivata terza alla gara d’appalto, la riqualificazione del litorale.

Dopo lo stop ai cantieri imposto dal Sindaco Nicola Marrone, durante il mese di Maggio, che ha interrotto i lavori di restyling, in attesa che il Tar si esprima sui ricorsi presentanti dalle aziende arrivate seconda e terza alla gara, e che l’Adunanza Plenaria faccia luce sui procedimenti da adottare, un nuovo sviluppo arricchisce la saga infinita del Lungomare di Portici: opera “eterna incompiuta”, il cui finanziamento, di all’incirca 10 milioni di euro, è stato inserito all’interno dell’Accelerazione di Spesa dei PIUEuropa Regione Campania; che prevede la rendicontazione dei fondi, stanziati dall’unione Europea, entro il 31 Dicembre 2015, termine ultimo, dunque, per il completamento del progetto redatto dal commissario di gara addirittura nel 2009, e mai portato a termine dalle varie amministrazioni porticesi avvicendatesi negli anni.

A mettere i bastoni tra le ruote alla buona riuscita dell’operazione, questa volta, il ricorso presentato, a Maggio, dalla Romano Costruzioni, seconda classificata al bando di gara per la riqualificazione del waterfront, contro la ditta prima classificata, La Nuova Tirrenia srl, mancante dei requisiti Soa, necessari per i lavori di evidenza pubblica superiori ai 150 mila euro; e quelli che il Consorzio Cooperative Costruzioni di Bologna ha mosso contro le già citate due aziende, “colpevoli” di non essere in possesso degli oneri di sicurezza: requisiti necessari dallo scorso 20 Marzo (data posteriore alla gara d’appalto per il restyling del lungomare porticese), come predisposto dall’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato. Adunanza Plenaria che potrebbe però ancora una volta cambiare lo scenario per l’assegnazione dei cantieri, perché chiamata a decidere dall’ordinanza di remissione della Quarta Sezione del Consiglio di Stato dello scorso 3 Giugno, se applicare l’esclusione di quelle ditte mancanti degli oneri di sicurezza che hanno partecipato alle gare di appalto precedenti però alla decisione di Marzo 2015.

In caso di risposta affermativa spetterà al consorzio Cooperative Costruzioni dare avvio alla corsa contro il tempo per il restyling della passeggiata a mare: anche se la stessa azienda, secondo quanto denunciato dal Partito Democratico locale durante la Commissione Trasparenza del 1 Luglio, “dovrebbe essere quella coinvolta nell’accusa di turbativa d’asta che ha messo sotto scacco molti tra politici ed ex amministratori della città di Ercolano e riguardante i lavori per la Caserma dei Carabinieri della città degli Scavi”.

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