I Cosentino in carcere non rispondono ai magistrati

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Si è avvalso della facoltà di non rispondere Nicola Cosentino, l’ex deputato e ex sottosegretario all’Economia, arrestato ieri nell’ambito dell’inchiesta della Dda di Napoli su presunte minacce aggravate dal metodo mafioso nei confronti di un imprenditore rivale dell’azienda di famiglia dei Cosentino. L’ex parlamentare si è detto disponibile a farsi interrogare in tempi brevi dai pm dopo aver letto con attenzione gli atti che lo riguardano. Nicola Cosentino è coinvolto con i fratelli Giovanni e Antonio in un’inchiesta sulla vendita di carburanti in provincia di Caserta. L’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Nicola Cosentino, emessa dal gip di Napoli su richiesta dei pm Antonello Arbituro, Francesco Curcio e Fabrizio Vanorio ed eseguita dai carabinieri di Caserta, fa parte di un insieme di 13 misure cautelari nei confronti di altrettante persone, tra cui Pasquale e Antonio Zagaria, fratelli di Michele, boss del clan dei Casalesi. La famiglia Cosentino, proprietaria di vari distributori di carburante, avrebbe agito con pratiche commerciali lesive della concorrenza.

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