Elezioni Regionali in Campania: tutti in spiaggia col mare alto e scadenze importanti che rischiano di far saltare tutti gli accordi

La chiamata ai seggi è attesa il 16 o il 23 novembre, ma di fatto non v’è certezza per il giorno in cui si andrà al voto per il rinnovo del Consiglio Regionale della Campania. Nel Centro Sinistra, col campo largo che prevederebbe la candidatura di Roberto Fico a Governatore e il supporto concreto del Governatore uscente Vincenzo De Luca, l’accordo prevede la segreteria regionale del Partito Democratico a Pietro De Luca.

Ma del congresso regionale dem e della data per l’elezione del prossimo Consiglio Regionale della Campania, non se ne sa ancora nulla. Per far digerire a parte del partito (Marco Saracino, Sandro Ruotolo, Arturo Scotto) la guida campana di De Luca jr è dovuta intervenire direttamente la segreteria Elly Schlein, impegnata sembrerebbe in zone “più calde” della Regione Campania, quali Puglia e Calabria. E se Pietro De Luca non fosse eletto segretario regionale del Partito Democratico? Gli uomini e le donne di De Luca, emissari locali, soldati semplici, colonnelli e generali, non dicono nulla, si trincerano dietro: “un solo Presidente” giurando fedeltà a De Luca che nel frattempo ha rimesso mano alle nomine per la sanità e ad altri incarichi, ridistribuendo ruoli e puntando sulle novità. Domani mattina, se saltassero tutti gli accordi, potrebbero crearsi diversi blocchi, tra tutti anche quello dichiaratamente deluchiano, con a capo Campania Libera, la corazzata entro cui correrebbero i suoi fedelissimi e al suono di trombe dovrebbero intervenire pezzi importanti delle governance locali, nati e cresciuti nei due mandati di De Luca. A capo della coalizione, che potrebbe allargarsi anche a pezzi ad oggi fuori dalle dinamiche di Forza Italia, di Azione, soprattutto del Pd, fino ad arrivare anche a pezzi in disarmo dei grillini, potrebbe esserci Lucia Fortini che oltre ad essere una novità in quanto donna per le governance campane “importanti” ha dimostrato di saper far bene l’assessora regionale, in un settore fortemente “elettoralizzato” come quello della scuola.

A Destra e nel Centro Destra, è tutto in alto mare. La parola finale sul candidato di centrodestra in Campania spetta ai leader (Giorgia Meloni, Antonio Tajani, Matteo Salvini e Maurizio Lupi). È questa l’unica cosa certa in uno scenario in cui regna l’incertezza in ogni campo. Sul tavolo ci sono innanzitutto tre proposte politiche: la più forte è quella del viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli in quota Fratelli d’Italia. Restano in campo i nomi del deputato e coordinatore regionale Gianpiero Zinzi per la Lega e quello dell’ex ministro e segretaria di Noi Moderati Mara Carfagna, riavvicinatasi definitivamente al Centro Destra istituzionale e canonico. Girano i nomi dei due rettori Matteo Lorito della Federico II e Giovanni Francesco Nicoletti della Vanvitelli. Sempre in auge quello del presidente della Zes unica Giosy Romano che allargherebbe al centro e alle imprese. Il prossimo 25 agosto i leader nazionali dei partiti di Centro Destra dovrebbero, salvo complicazioni, vedersi a Bari e discutere anche della questione “Campania”.

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