Da Somma Vesuviana a Pordenone, la testimonianza in Procura della fidanzata dell’indiziato per duplice omicidio Giosuè Rutolo
Somma Vesuviana – Da sotto il Vesuvio alla stazione dei carabinieri di Pordenone, che indagano sul duplice omicidio di Trifone Ragone e Teresa Costanza, per cui è stato fermato Giosuè Ruotolo, commilitone di Trifone. Stamattina, la fidanzata di Ruotolo accompagnata dai genitori si è recata a Pordenone per essere sentita dagli inquirenti. Ha dovuto rispondere a domande sulla vita di Ruotolo, sulle sue frequentazioni e abitudini. Sui rapporti con Trifone, sui contatti avuti con il fidanzato la sera dell’omicidio e nei giorni successivi. Ha riferito che tra Giosuè e Trifone i rapporti erano cordiali. E che lei e fidanzato non avevamo mai frequentato la coppia uccisa. L’avviso di garanzia notificato a Ruotolo è per duplice omicidio. Per la Procura l’atto non frutto di semplici sospetti, ma di elementi concreti e specifici che, come già ribadito dal procuratore Marco Martani, hanno valore indiziario. I vestiti del sospettato sotto sequestro, la sua auto esaminata fino a notte fonda dai Ris e la fidanzata sentita per oltre cinque ore in caserma. Intorno al duplice omicidio che vede indiziato il militare di Somma Vesuviana, il cerchio si sta stringendo.
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