Biblioteca Giancarlo Siani di Caravita, dopo l’affido alle associazioni c’è il silenzio delle istituzioni

Cercola – Il pugno in faccia più brutto per un’intera comunità governata per ben due mandati da un giovane sindaco (Vincenzo Fiengo), al quale ne è seguito un altro altrettanto giovane (Biagio Rossi) è avere spazi pubblici di fatto chiusi e purtroppo, da troppi anni. Se si pensa alla Biblioteca Comunale del quartiere di Caravita, l’amaro in bocca resta ancora di più, perché la biblioteca è titolata a Giancarlo Siani, giovane cronista de Il Mattino ammazzato dalla camorra e perché il quartiere di Caravita, per anni centro anche politico della città, oggi è ostaggio di criminalità e abbandono. Sia chiaro Caravita non è Caivano e le palazzine non sono il Parco Verde, ma una biblioteca comunale che quando funzionava lo faceva bene, potrebbe essere un presidio di cultura e perché no di legalità.

Poco prima delle nuove elezioni che hanno decretato la vittoria di Biagio Rossi, il commissario prefettizio fece un bando per l’assegnazione della biblioteca che nel frattempo era diventata (dopo 15 anni di chiusura con governi a matrice Pd) “bene comune” ma di fatto restava chiusa. Terra di Confine, Libera contro le Mafie e Noi@europe e Italiano senza confini, sono i legittimi assegnatari della cogestione della Biblioteca Giancarlo Siani di Caravita. Secondo “contratto” la biblioteca doveva essere consegnata a fine giugno di quest’anno. Di fatto, però resta chiusa, nonostante per il rifacimento della stessa sia stato fatto un concorso di idee e ci sia un progetto vincitore.

Allo scorso Consiglio Comunale i rappresentanti delle tre associazioni assegnatarie della Biblioteca Giancarlo Siani, hanno manifestato contro il silenzio della politica. Consiglio sospeso e incontro coi protagonisti e le comparse da svolgersi al comune. Dal Comune, fanno sapere, ci sia un problema, una criticità ravvisata da organismi superiori. Quando però Pasquale Leone, attivista di Libera è entrato in Consiglio Comunale a chiedere quali fossero le criticità, sindaco e maggioranza non gli hanno risposto, prendendosi però del tempo per farlo.

Ad oggi, Cercola ha un nuovo Presidente del Consiglio Comunale, è quel Giorgio Esposito fino a ieri forcaiolo con quasi tutta la maggioranza che compone il nuovo governo in città, ma non ha ancora una biblioteca comunale, nonostante ci sia e sia titolata a un giovane che per inseguire un sogno, è stato barbaramente ammazzato dalla camorra.

(foto della  protesta da www.tuttovesuvio.com) 

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