ASSOCANILI – Il volontariato calpestato dalla corsa all’accaparramento di gare di appalto

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“Assocanili” è impegnata, a seguito di  segnalazioni pervenute alla sede nazionale, nel monitoraggio di bandi relativi ad appalti, in tutta l’Italia, con importi rilevanti  inerenti l’affidamento di servizi per la gestione di canili e/o mantenimento e cura di cani randagi , con procedure e conseguenti atti, di dubbia legittimità. “ Faremo un viaggio nelle regioni italiane al fine di smascherare un organizzazione travestita da associazioni che gestisce circa 500.000.000,00 di euro all’anno.” Hanno così dichiarato in un comunicato stampa, aggiungendo: “Abbiamo inoltrato, verso alcune Amministrazioni, una serie di  richieste di accesso agli atti e note varie, sollevando una serie di eccezioni, in merito ad affidamenti che riteniamo palesemente illegittimi nell’elargizione di denaro pubblico.Infatti dalla lettura della corrispondenza varia con i Comuni in questione, e dagli atti ottenuti a seguito degli accessi, abbiamo riscontrato, con notevole sorpresa, alcune anomalie su gravissime omissioni in palese contrasto con la legge che hanno determinato affidamento di servizi anche per centinaia di migliaia di euro ad Associazioni animaliste locali e/o nazionali.La potenza politica, mediatica ed economica acquisita, ha fatto si che questa parte dell’Associazionismo travestito utilizzi i sacrifici dei veri volontari animalisti, a loro beneficio.”  Un’ impresa per essere tale deve necessariamente avere dei requisiti tecnici, professionali ed economici , soprattutto nel caso intenda partecipare alle gare di appalto. Questo sistema gli consente di partecipare a gare dove la legge sulle gare d’appalto (163/2006)  viene ignorata eludendo le regole con le più ingegnose strategie. “In  tutto questo – hanno ancora esposto –  considerato che negli anni l’etichetta creata è stata studiata in nome del buonismo che, solo perché tale, non necessita di verifiche, funzionari pubblici ed addetti ai controlli , favoriscono o quantomeno giudicano l’appartenenza ad un etichetta come garanzia per la gestione dei servizi.  Per non parlare delle modalità dei controlli”.

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