Ammazzato a vent’anni come un boss: si riaccende la faida della droga nel Vesuviano

 

mauroBoscoreale – La camorra spara e non importa se a finire sul selciato è un ragazzino di poco più che vent’anni. Ammazzato come un boss, forse per uno sgarro al clan che dentro “i palazzi” gestisce i traffici illeciti. Traffici che prima facevano capo a un solo clan di camorra: i Gionta di Torre Annunziata e oggi è conteso dalle nuove leve che fanno capo a boss ragazzini, più avezzi alla faida che alle trattative. In questo scenario gli inquirenti inseriscono la brutale esecuzione di Mauro Buonvolere giovane di 21 anni,  già noto alle forze dell’ordine per reati connessi allo spaccio della droga e al possesso di armi,. Mauro, scarcerato cinque mesi fa,  è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco in via Sette Termini, a Boscoreale. Secondo una prima ricostruzione fatta dagli investigatori dell’arma dei carabinieri, il giovane è stato raggiunto da 4-5 colpi di pistola sparati da una coppia di sicari. Il 21enne stava camminando lungo via Settetermini quando la coppia di killer si è avvicinata e ha cominciato a sparare uccidendolo. L’agguato è scattato nei pressi di un circolo che si trova nelle cosiddette palazzine, nota piazza di spaccio di Boscoreale al confine con il territorio di Torre Annunziata (Napoli).

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